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Fermo al voto, Zacheo boccia le alleanze di Calcinaro e attacca: “Da Via Respighi a Santa Lucia, un lungo elenco di scelte sbagliate”

FERMO - "Per cinque anni, abbiamo sentito parlare dell’imminente inaugurazione del nuovo ospedale, salvo assistere solo a qualche spostamento di terra sul sito individuato. Una scommessa clamorosamente persa"

Pasquale Zacheo

“Come segnalava qualche giorno fa il Dr. Catalini Giambattista, in occasione delle prossime elezioni, stiamo assistendo alla marcia dei furbi. Una marcia che sta portando a confusione di ruoli, posizione e casacche. Sembra di assistere al vecchio gioco della scopa, fatto per soggetti timidi incapaci di approcciare un partener durante il ballo, con i ballerini che si passano una scopa, finché l’ultimo che la terrà in mano allo spegnimento della musica, rimarrà solo. Secondo il ballo fermano, rimarrà solo chi avrà preso la fregatura alle urne, dopo impensabili intese di natura trasversale, ormai tutt’altro che segrete”. Il capogruppo di Io Scelgo Fermo Pasquale Zacheo interviene in merito alle alleanze e alle liste in vista delle prossime elezioni comunali puntando il dito contro le scelte del sindaco Calcinaro.

Zacheo scrive: “Ballano tutti insieme, ma tutti sperano di lasciare la scopa all’altro pur di accaparrarsi una poltroncina comunale o regionale. Se prima erano venute meno le grandi ideologie politiche, ora sono venute meno persino le piccole idee della politica locale. L’obiettivo è un posto a tutti i costi.   La povertà di idee, l’inadeguatezza dimostrata sulle questioni importanti e l’assenza di qualsivoglia progettualità politica hanno portato, nell’ultimo quinquennio, la città ad un impoverimento radicale, con numeri mai visti prima relativi ai cittadini sotto soglia povertà, al decremento commerciale, artigianale e industriale, al decremento demografico, per finire all’azzeramento dei servizi al cittadino soprattutto a danno delle frazioni e delle periferie. In extremis, si cerca di rimediare col solito rifacimento di qualche asfalto sotto elezioni, sperando in qualche festa di piazza, COVID permettendo”.

Capogruppo di minoranza che aggiunge: “C’è da chiedersi dove sono finiti i soldi derivanti dalla vendita della SOLGAS, dov’era Calcinaro quando si vendeva l’Area dell’ex Stazione Santa Lucia, oppure quando si poteva risolvere, in tutti questi anni, peraltro con enorme beneficio del Comune, la questione del manufatto COOP di via Respighi, senza limitarsi ad attendere la recente prescrizione che inibisce di fatto ogni possibile pretesa. L’ennesima e importante occasione persa per manifesta inadeguatezza politica e amministrativa, e soprattutto di coraggio e carisma.  Calcinaro è ormai nella fase del sì a tutti e a tutto, del tutto e del contrario di tutto. Ha evidentemente paura di queste elezioni e sta cambiando squadra e asse della sua compagine.  Da una parte si costituisce parte civile nel processo relativo al manufatto di via Respighi, contemporaneamente, dall’altra si compiace dell’assoluzione e della mancata confisca, salutando l’occasione di nuova occupazione, all’epoca concepita e voluta dalla vecchia destra fermana. Da una parte, sostiene con orgoglio la sua appartenenza alla storica sinistra fermana, dall’altra abbraccia a sé gli esponenti del centro-destra fermano. Ed a proposito di vecchio centro-destra, ci si chiede inoltre come lo stesso Calcinaro possa consentire ad un dirigente comunale di mantenere il suo incarico in un momento in cui sono in corso vicende elettorali che vedono lo stesso dirigente in corsa per una possibile candidatura. Non c’è forse una situazione di conflitto di interessi? Non è forse compito di Calcinaro garantire piene trasparenza e terzietà all’azione amministrativa del Comune? Ma Calcinaro non è il solo a vivere momenti di confusione e disagio. Per cinque anni, abbiamo sentito parlare dell’imminente inaugurazione del nuovo ospedale, salvo assistere solo a qualche spostamento di terra sul sito individuato. Una scommessa clamorosamente persa che purtroppo ha contribuito ad aggravare la situazione della sanità nel fermano, nell’improbabile inseguimento del miraggio della nuova struttura ospedaliera. Ora ci si accorge che prima ancora di un nuovo ospedale, manca l’emodinamica nell’ospedale attuale. E questa diventa uno degli argomenti principali da sbandierare in campagna elettorale. Ma si tratta di un argomento che purtroppo difetta di originalità, atteso che il Dr. Catalini, per anni, dapprima durante le elezioni e poi dai banchi del Consiglio Comunale, ha invano cercato di sensibilizzare sull’argomento il sindaco Calcinaro e i rappresentati regionali della sanità. Sarà la furbizia e l’occasione del momento a far cambiare idea a certe persone?”


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