di redazione CF
Numeri da record per il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Murri di Fermo. Nelle ultime 24 ore, infatti, sono nati ben 10 bambini, gli ultimi, due gemelline, poco dopo la mezzanotte di oggi. Un vero e proprio tour de force per il primario Alberto Maria Scartozzi e per il suo staff, di quelli che però riempiono il cuore di gioia. E Scartozzi, questa mattina, con un filo di voce condizionato dalla stanchezza, ha parole di elogio per tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alle dieci nascite. “Nonostante questo periodo così triste, segnato dal Coronavirus, festeggiamo dieci nuovi nati in sole 24 ore, praticamente dalla mezzanotte di domenica a quella di ieri. Abbiamo ben 40 nati in più rispetto allo stesso periodo dell’anno del 2019. E questo è sicuramente anche frutto dell’alta formazione iniziata con Antonella Marchi, presidente dell’associazione italiana di Ostetricia, tenutosi lo scorso mese di gennaio. Un corso di alta formazione per le ostetriche ma anche per i medici che, a mio avviso, è stato un punto di svolta per tutti noi. Non posso non ringraziare, per tutto ciò, il direttore di Area vasta 4, il dottor Licio Livini, che ha fortemente creduto nei progetti, a partire da quello della formazione. Ci ha appoggiato e sostenuto, culturalmente ed economicamente. E ora credo che abbiamo iniziato a raccoglierne i frutti”.
Tornando al duro ma gratificante lavoro delle ultime 24 ore, Scartozzi non vuole tralasciare nessuno: “Ovviamente grazie a tutto il mio staff di medici e ostetriche, la coordinatrice Lucia Ercoli ma anche il personale della pediatria e gli anestesisti, i tecnici della sala operatoria, gli strumentisti, gli infermieri. Questi risultati si ottengono se il lavoro di squadra è eccellente. E così è. Abbiamo anche potuto lavorare in assoluta sicurezza nella nuova sala interventiva operatoria, del tutto funzionante. Ora speriamo di continuare così, con questo trend positivo di nascite”. Punto interrogativo sull’incidenza del Covid sulle gravidanze: “Lo scopriremo ad ottobre. Io mi auguro – conclude il primario di Ginecologia – che il periodo segnato dal Covid si riveli con un incremento delle gravidanze e non con una frenata, speriamo infatti che non si sia ragionato troppo con la paura ma con la speranza. Perché i bambini sono, passatemi il termine, l’investimento sul nostro futuro”.
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