di Paolo Gaudenzi, foto Simone Corazza
PORTO SANT’ELPIDIO – Serata di gran gala quella andata in onda sin dal tardo pomeriggio di ieri al ristorante Il Gambero. Ospite d’onore una famosa ed elegante “vecchia signora“, tanto amata ma allo stesso tempo altrettanto messa al bando dagli appassionati di calcio nazionali, pronti a dividersi da sempre tra pro e contro: la Juventus.
Grazie all’opera di Paolo Paoloni, “La mia prima volta in campo con la Juventus“, il famoso undici bianconero di ogni epoca calcistica ha infatti preso emotivamente la scena ai commensali. Il testo, articolato sui tanti esordi legati al mondo juventino, grazie al fondamentale aiuto alla stesura dell’elpidiense Nazzareno Romagnoli (collaboratore bianconero da sempre e di casa nel mondo della vecchia signora), mette sotto i riflettori il balzare alla mente del primo ricordo da sostenitori, la prima partita seguita allo stadio torinese, senza dimenticare la prima maglia indossata dai rinomati cromatismi agli antipodi.
Volume in cui sono veicolati inoltre, in maniera convergente e da tanti angoli d’Italia, i racconti della famiglia dell’indimenticabile capitano Gaetano Scirea, quelli di Nestor Sivori, di Stefano Tacconi (ospite d’onore ai tavoli del ristorante litoraneo), Paolo Montero, Totò Schillaci, Claudio Prandelli, Franco Causio, Claudio Gentile, Giuseppe Furino e molti altri. Per la sponda opposta, quella cioè di chi ha solo incrociato la Juve da avversario, le parole spese nel merito da Roberto Mancini, attuale commissario tecnico della Nazionale. Esternamente agli addetti ai lavori in senso stretto i contributi di Neri Marcorè, dell’olimpionica Giovanna Trillini, del pallavolista Gigi Mastrangelo e del comico Max Pisu.
Un pizzico di orgogliosa rappresentanza territoriale trapela tra le pagine grazie ai volti marchigiani ad aver calcato in passato il massimo palcoscenico della Serie A, vedi Angelo Castronaro, Fabio Brini, Mirko Cudini, Massimo Paci ed Andrea Armellini. Con loro citato tra le pagine del volume anche Alessandro Eleuteri, laterale destro leva del 1998, prodotto del vivaio piemontese, ed oggi in forza all’Atalanta e in prestito all’Alessandria in Lega Pro.
Il libro, spiegato da Paoloni e Romagnoli, da decenni radicati nel mondo Juve a tutto tondo “è nato durante il recente periodo della quarantena – parole degli stessi –. Eravamo a digiuno di calcio ed abbiamo ideato il progetto, iniziando a raccontarci la prima volta allo stadio per seguire la Juve. Da quel momento l’idea di raccogliere tante esperienze simili alle nostre, e sono quindi riemerse oltre 300 testimonianze di tifosi bianconeri. Sono state inserite oltre 50 narrazioni giunte ex giocatori della Juventus e da qualche celebre avversario. Tutto è stato realizzato a scopo di beneficenza: l’intero ricavato della vendita è stato infatti devoluto all’Aicu, Associazione Italiana Carlo Urbani“.
Emozioni incarnate da tanti prestigiosi vip, chiamati a rimpolpare il parterre de roi voluto dagli organizzatori, a partire appunto dal portierone a calzare i guantoni bianconeri dal 1983 al 1992, Stefano Tacconi, che ha proseguito la serata nella riviera sangiorgese, ospite dell’hotel Il Caminetto.
L’ex numero uno bianconero, presentato dai conduttori serali, i colleghi Giuseppe Moreschini e Giuliano Gubinelli, ha raccontato più di un aneddoto riconducibile alla longeva esperienza sportiva torinese prima di cedere la parola per i saluti del sindaco Nazzareno Franchellucci. A seguire le premiazioni alla carriera di coloro che, chiamati in causa nell’opera editoriale, hanno inoltre risposto presente all’invito serale. Ecco dunque la scena per Mirko Cudini, portoelpidiense con una sconfinata carriera da difensore centrale trascorsa tra Serie A, B e C ed oggi allenatore del Campobasso in Cnd; ed Angelo Castronaro, anch’egli espressione della città ed ex mediano tra le altre del Bologna. Ironia della sorte, in A ad aver realizzato una rete proprio alla Juventus. Saluti e ricordi messi sul piatto anche da Andrea Putzu e Gabriele Vesprini; il primo vicino alla squadra torinese da vecchia data, il secondo noto anche nelle vesti di perno della regia organizzativa del celebre Mundial Beach Soccer, circuito di calcio sulla sabbia a far tappa da lustri in riva all’Adriatico elpidiense. Salutato Gianpaolo Marini, presidente dell’Atletico Porto Sant’Elpidio, collettivo biancoazzurro ad aver chiuso da matricola più che degnamente (prima dell’arrivo della pandemia a bloccare i giochi in ogni dove) la stagione sportiva in Serie D.
Targa carica di buoni auspici al curriculum che sarà in quota al ventiduenne Alessandro Eleuteri, sambenedettese prodotto del vivaio juventino a poter già vantare diverse stagioni in Serie C come prorompente esterno destro a tutta fascia. Da una giovane promessa ad un’altra: tributata la famiglia dell’esterno offensivo Marco Olivieri, residente a Porto Sant’Elpidio, estremo del tridente d’attacco della Juventus Under 23 ad aver esordito di recente in Serie A in coda alla sfida contro il Genoa. Un velo di commozione è sceso poi al momento del ricordo di Mirko Tentella, sfortunato ragazzo sangiustese tifoso della Juventus, costretto alla mobilità in carrozzina e venuto a mancare lo scorso anno.
Oltre agli ospiti va senza dubbio citato il collegamento telefonico con l’ex direttore generale Luciano Moggi, dietro la scrivania dirigenziale juventina dal 1994 al 2006 (fino all’arrivo della vicenda giudiziaria nota come Calciopoli), che ha salutato positivamente l’iniziativa. A seguire il contributo audio inviato dal direttore sportivo bianconero Alessio Secco, uomo mercato al momento della ripartenza mossa nel segno della presidenza di Andrea Angelli. Infine, omaggio alla nostra redazione sportiva, con la maglia di Gonzalo Higuain, firmata da tantissimi tesserati juventini, donata da Romagnoli all’editrice Nunzia Eleuteri.
Un testo sulla Juventus non poteva di certo non considerare la sfida serale tra l’undici di Maurizio Sarri contrapposto alla Lazio, match proiettato durante la cena sul maxi schermo istallato ai bordi della sala all’aperto e seguito, manco a dirlo, con estrema attenzione dai tanti intervenuti fino al triplice fischio che ha sancito la vittoria bianconera per 2-1. Decisamente il modo migliore per mandare in archivio una piacevole serata nel segno di Paoloni-Romagnoli: binomio che considera la Juventus ben oltre una semplice squadra di calcio, decisamente una famiglia.
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