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Ricostruzione e legalità, il ministro Lamorgese:
“Potenziare i presidi
contro le infiltrazioni criminali”

RICOSTRUZIONE - Il commissario Legnini dopo l'incontro con il ministro a cui ha partecipato anche il prefetto di Fermo, Filippi: "Impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di ricostruzione ed il rispetto delle normative a tutela della dignità del lavoro nei cantieri, sono esigenze imprescindibili"

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha presieduto oggi un incontro congiunto con il Commissario straordinario alla ricostruzione del Centro Italia, Giovanni Legnini, alla presenza del Direttore della struttura di missione per la prevenzione e il contrasto antimafia-sisma del Viminale, Carmine Valente, e dei prefetti i cui territori ricadono nell’area del cratere sismico, tra cui quello di Fermo, Vincenza Filippi, con l’obiettivo di monitorare le iniziative già approntate e rilanciare l’azione complessiva delle istituzioni a vantaggio delle comunità locali.

“Dobbiamo fare squadra con il Commissario, andiamo avanti con il massimo impegno – ha detto la responsabile del Viminale – La ricostruzione ha bisogno di tempi certi ma servono anche i controlli di legalità per i quali si può valutare la possibilità di definire uno schema tipo di Protocollo, sulla scorta dell’esperienza della prefettura di Macerata, adattabile alle diverse esigenze dell’ampio territorio colpito dal sisma”.

“Nella prospettiva di un’accelerazione della ricostruzione, grazie anche alle recenti misure adottate con il decreto semplificazioni e alle ordinanze del Commissario straordinario, nel corso dell’incontro – aggiungono dal Viminale con una nota stampa – è stata ribadita la necessità di dare attuazione ai presìdi di controllo della legalità esistenti attraverso la più ampia sinergia di tutti i soggetti istituzionali coinvolti. E di dare attuazione agli strumenti e ai meccanismi di vigilanza previsti dal decreto legge 189/2016, con una particolare attenzione al rafforzamento di quelli destinati ad arginare le possibili infiltrazioni criminali nella realizzazione delle opere e alla tutela dei lavoratori impiegati nei cantieri, assicurando la regolarità del reclutamento della manodopera.

“Più si semplifica, più aumentano i rischi – ha detto il Commissario Legnini – La semplificazione è una scelta che condivido in pieno ma che rende necessario accelerare e rafforzare le procedure e gli strumenti per garantire una ricostruzione. Ringrazio il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per la sensibilità dimostrata per le complesse attività legate alla ricostruzione del Centro Italia dopo i terremoti del 2016, e per la forte la spinta che, nella riunione di oggi, ha dato a tutti i Prefetti del territorio, cui estendo i miei sentimenti di gratitudine, per rafforzare i presidi di legalità necessari in questa gigantesca operazione, che comporta la ricostruzione di quasi 80 mila abitazioni private ed almeno 4 mila opere pubbliche”, le parole del commissario per la Legnini, a seguito dell’incontro di questa mattina con il ministro Lamorgese e i prefetti del cratere.

Impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di ricostruzione ed il rispetto delle normative a tutela della dignità del lavoro nei cantieri, sono esigenze imprescindibili, a maggior ragione – conclude Legnini – a fronte delle misure appena varate dal governo per la semplificazione delle opere pubbliche ed in generale dell’attività edilizia, che avranno una forte e positiva ripercussione sulla ricostruzione. La semplificazione delle norme e delle procedure, disposta anche attraverso le Ordinanze del Commissario, deve avanzare di pari passo con il rafforzamento dei controlli di legalità per assicurare una ricostruzione rapida e trasparente”.

 


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