La proposta di legge della Zes sisma sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico e al centro dell’incontro che si è svolto ieri a Roma. Si è trattato di un summit di presentazione e valutazione per l’istituzione delle Zone economiche speciali nelle aree del sisma. Il sottosegretario Alessia Morani, ha ricevuto una folta delegazione maceratese, composta da Carlo Resparambia di Confindustria, Giorgio Menichelli di Confartigianato, Luciano Ramadori di Cna, dai docenti Giuseppe Rivetti (Unimc) e Francesco Rizzo (Unicam), dai sindaci del territorio Sandro Sborgia (Camerino) e Mauro Falcucci (Castelsantangelo), dal presidente degli Ordini dei Commercialisti Rosaria Garbuglia, dal presidente dei Consulenti del Lavoro Riccardo Russo e dal presidente dell’Ordine degli Avvocati Cristina Ottavianoni. Presente anche il commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini.
La proposta di legge “Zes sisma” è stata sottoscritta dalle principali associazioni di categoria e ordini professionali, dai sindaci maceratesi dell’area del cratere e dai due rettori universitari, e ha come obiettivo quello di creare diverse forme di regimi economici speciali per le aree interessate. «Il riconoscimento ufficiale dell’area di crisi complessa sarebbe sicuramente molto importante per il nostro territorio perché permetterà di concentrare risorse regionali e statali sul distretto per facilitare il superamento delle difficoltà economiche causate anche dalle conseguenze del sisma – scrivono le associazioni di categoria, gli ordini, gli atenei e i sindaci che hanno partecipato al progetto -. Occorre quindi una norma speciale per il medio-lungo periodo, perché i segnali del quadro macro-economico che si è creato in seguito al sisma del 2016 e alle successive crisi finanziarie fino all’emergenza sanitaria, sono molto preoccupanti. Le conseguenze del terremoto si sono infatti aggiunte ad una situazione già di per sé compromessa nelle aree interne, a causa della crisi che da anni investe la nostra economia. Sono indubbiamente necessarie delle misure di natura straordinarie che possano favorire la ripresa economica ed il ripopolamento soprattutto delle aree interne, programmi di investimento per la produzione di beni e servizi, innovazione, azioni a supporto dell’internazionalizzazione o operazioni di marketing e promozione. Proprio in questo contesto nasce quindi la necessità di ricorrere alla realizzazione di una Zona Economica Speciale (Zes) che favorisca, attraverso una fiscalità di vantaggio, lo sviluppo sociale ed economico a lungo termine. Adottando leggi finanziarie ed economiche specifiche si attraggono ed incentivano investitori che possono avere vantaggi in termini fiscali, economici e finanziari, rimettendo in modo l’intero sistema economico».
Nella realizzazione della Zes sisma sono state inoltre considerate, non solo proposte economiche, ma anche culturali e tecnologiche con l’obiettivo di creare un vero e proprio polo amministrativo, economico, scientifico e culturale che possa finalmente dare la giusta spinta allo sviluppo del nostro territorio. L’onorevole Morani ha poi parlato di altri strumenti da mettere in campo per i rilancio del territorio come la Zona Logistica Semplificata, i Contratti Istituzionali di Sviluppo, il finanziamento dei progetti del “Patto delle Marche”, l’attuazione delle misure previste nello studio “Sentieri di sviluppo” e il programma per le Aree di crisi complessa del distretto calzaturiero fermano-maceratese recentemente finanziato con 70 milioni di euro. Da parte dell’onorevole Morani e del Commissario Legnini c’è stata piena volontà politica per l’attuazione del progetto, ed in particolare per l’individuazione di misure specifiche per una fiscalità di vantaggio al fine del rilancio economico dei territori, i cui dettagli verranno definiti in un prossimo incontro tecnico. Seguirà quanto prima anche un incontro con tutti i parlamentari eletti del nostro territorio per condividere l’ipotesi di lavoro e il percorso politico e normativo.
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