di Leonardo Nevischi
Va avanti senza sosta la presentazione delle liste che il prossimo 20-21 settembre si sfideranno nelle amministrative comunali di Fermo. Quest’oggi, presso lo Chalet Girfalco, è stata la volta dell’unica forza politica che rappresenterà il centrodestra. Trattasi della Lega che, per l’appunto, ha presentato la lista “Valore Fermo” in appoggio al candidato sindaco Lorenzo Giacobbi.
A tenere il battesimo della presentazione è stato il coordinatore della Lega di Fermo, Gianluca Tulli, che ancora una volta è ritornato “su quale potrà essere l’identità dell’eventuale nuova amministrazione Calcinaro, visto che stavolta con “Piazza Pulita” non ci saranno individui fuori da schemi politici, bensì nomi stranoti della politica di centrodestra”.
“Non è possibile che ci sia un’accozzaglia di persone di centro destra e centro sinistra unite in un obiettivo che non si sa quale sia – seguita Tulli -. La cittadina deve avere una connotazione politica e non si può incentrare tutto sul civismo perché i risultati si ottengono con delle forze politiche dietro le spalle. Se ci presenteremo anche i prossimi cinque anni con un sindaco civico, la forza politica di fermo verrebbe annullata del tutto. Siamo dispiaciuti per il fatto che il centro destra non sia coeso, ma non è colpa della Lega. Sono stati fatti altri ragionamenti politici non per il bene e lo sviluppo di Fermo, ma piuttosto per questioni e accordi personali che hanno poco a che fare con la politica onesta e corretta che vogliamo fare noi. Noi siamo l’unica lista di destra di Fermo e diamo la possibilità a tutti i cittadini che non si riconoscono in questa amministrazione di scegliere di votare noi, perché se non ci fossimo stati, non ci sarebbe stata alcuna forza politica. Purtroppo sono tutti mascherati da un finto civismo che non porterà a nulla”.
A fare eco a Tulli ci pensa Luciano Romanella, che già il 13 gennaio scorso ai microfoni di DirettaUno, intervistato dal direttore Paolo Paoletti, aveva dato il suo consenso per tornare a fare il consigliere comunale e dare il suo contributo. “A causa del Covid viviamo in un tempo in cui le mascherine la fanno da padrone e molti hanno deciso di mascherarsi anche politicamente, perché si sono camuffati a destra e a manca. Sotto questo aspetto, la lista della Lega a Fermo ha già vinto perché ha portato avanti un discorso di coerenza e attaccamento all’ideologia politica. Tutto quello che andremo a raccogliere a livello numerico non avrà senso, perché i voti o si contano o si pesano e noi faremo pesare la nostra ideologia. I 32 nomi che appoggeranno Lorenzo Giacobbi, saranno 32 eroi che hanno tenuto alto il nome del centro destra. Io mi sono candidato con la Lega perché altri simboli non c’erano. essere coerenti alla nostra ideologia è stata la prima vittoria, poi per il resto il 22 faremo i conti”.
Ad intervenire, anche il Commissario provinciale del Carroccio Mauro Lucentini: “Se ci troviamo qui oggi, da soli, è perché qualcuno non ha avuto il coraggio di metterci la faccia. Non è facile poi presentarsi alle regionali con un centro destra unito, mentre a Fermo altri partiti politici come Forza Italia e Fratelli d’Italia si sono mischiati al civismo di Calcinaro”.
Infine spazio al candidato sindaco Lorenzo Giacobbi, al momento unico nome noto della lista visto che gli altri 32 candidati verranno presentati dopo Ferragosto: “Mi candido perché sono un fermano e mi sono speso sempre per la mia città. Credo che Fermo abbia dei valori e su questi debba essere fondata una progettualità seria per Fermo e i suoi abitanti. Tre sono le parole chiave su cui vorrei focalizzare la mia campagna: coerenza, identità e valori. Per l’appunto, abbiamo scelto come slogan “Valore Fermo” con la doppia accezione del significato della parola “fermo” e questo dimostra la fermezza e la coerenza delle nostre idee e della posizione che vorremo tenere. C’è una volontà solida di dare la possibilità a tutto l’elettorato di centro destra di Fermo di esprimere la loro preferenza attraverso noi. Non abbiamo slogan al momento, quello che conta è la mia faccia: io ci voglio mettere la mia persona, la mia credibilità e non un semplice slogan che risulterebbe effimero. Le prime cose che farò appena eletto? Il nostro territorio ha bisogno che Fermo torni ad essere il faro di riferimento per l’intero territorio. Fermo deve mostrarsi non come un semplice comune, bensì come un capoluogo di provincia. A livello comunale invece vorrei riprendere a far vivere le periferie, che in questi anni sono state dimenticate. Basta feste: la città deve riprendere la sua centralità a livello di cultura e storia”.
L’intervento di Giacobbi stuzzica ulteriormente la verve di Romanella, che chiude affermando che «in un periodo storico in cui il volano che traina tutto è il turismo, l’amministrazione uscente non è riuscita ad impostare ad hoc la costa fermana (intesa come la costa che va dal ponte Chienti sino a dopo Pedaso). Non è riuscita a valorizzare la posizione baricentrica di Fermo, in cui in circa un’ora si va dal mare fino ai Monti Sibilinni, passando per le colline fermane. Questi sono prodotti che dovevano saper vendere e promuovere. Un comune capoluogo di provincia deve saper unire il territorio: noi lavoreremo sul brand fermano e promuoveremo il territorio in toto, dal centro storico alla costa, riorganizzando anche il turismo nelle città limitrofe facenti parte della provincia».
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