“La differenza tra Calcinaro e Giacobbi sulla politica sociale? Lui fa la contabilità del passato, io guardo ad un futuro di equità e servizi che richiede di rivedere approccio e valutazione. Dopo i mesi di lockdown che stanno rivoluzionando la società in ogni sua fibra, ancor più a Fermo, già area di crisi complessa, Calcinaro non ha una riga di programma che vada oltre l’ordinaria, e pure scarsa di servizi, amministrazione mentre noi proponiamo strumenti nuovi, e testati per affrontare questo periodo eccezionale. Con Assessorato alla Fragilità e il Fattore Famiglia terremo conto della condizione di vulnerabilità che la precarietà occupazionale e la fragilità sociale rischiano di rendere esplosive”.
Lorenzo Giacobbi candidato sindaco della Lega a Fermo respinge al mittente le accuse di superficialità rivolte dal candidato sindaco Calcinaro ai suoi competitor.
“Calcinaro fa sempre tintinnare le monete per sovrastare l’eco di problemi irrisolti, ma i fermani non hanno l’anello al naso e tantomeno la Lega che vuole rappresentarli. Dobbiamo e vogliamo affrontare l’handicap nel suo significato più letterale di svantaggio e il disagio sociale nella sua accezione più ampia per rivedere strutturalmente il concetto di ‘bisogno’ dinanzi alla crescita rapida ed esponenziale a cui stiamo già assistendo – spiega Giacobbi entrando nel dettaglio delle novità – In un comune con i problemi di Fermo ha speso in sociale 10 milioni di euro in 5 anni e si vanta di un 7,5% di aumento nel 2019 rispetto al 2015. Per lo più sono contributi e sgravi attribuiti secondo l’indicatore Isee che solo alcuni giorni fa l’Avvenire, giornale non certo leghista, definiva ingiusto. Troppi fermani sono tra quegli italiani che si sentono svantaggiati rispetto all’immigrato dell’ultim’ora perché l’Isee non tiene conto, per esempio, di fragilità sommerse e sempre più diffuse come, ad esempio, perdita del lavoro in età avanzata non pensionabile, famiglie mono-genitoriali, precarietà di equilibrio psichico, anziani soli o con patologie croniche che necessitano di quotidiana assistenza a fronte di una rete sanitaria carente di servizi di prossimità, ecc. Ecco perché come Lega vogliamo introdurre anche a Fermo il Fattore Famiglia che non misura solo la ricchezza, ma anche la vulnerabilità (numero dei figli, presenza in famiglia di disabili, di donne in stato di gravidanza e di anziani a carico, ecc.). Ne hanno sperimentato con successo le potenzialità due regioni a guida Lega come Lombardia e Veneto, prime in Italia ad adottarlo e che mettono a disposizione di Fermo le proprie best practices. Con questo metodo il margine di errore nella valutazione è ridotto grazie all’utilizzo di scale di equivalenza che sono in grado, per esempio, di differenziare tra adulti e bambini, e di considerare la presenza in famiglia di persone portatrici di handicap, o minori di 26 anni a carico, ed altre caratteristiche che permettono una precisa identificazione del beneficiario per approntare graduatorie e/o garantire importi aggiuntivi ai contributi concessi”.
“Per ottimizzare lo sforzo che l’amministrazione dovrà intraprendere nei confronti di queste problematiche stringenti – spiegano dal Carroccio – la Lega vuole concentrare sulla figura dell’assessore alla Fragilità gli interventi di programmazione strategica e di gestione di un percorso nuovo e complesso che, proprio per queste sue caratteristiche, dovrà in indispensabile, stretta e sostanziale collaborazione con parrocchie, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali e reti associative, fondazioni e tutti i soggetti pubblici e privati di ambito sociale”.
“Il danno che un nucleo familiare e la società subiscono per la valutazione dello stato di bisogno in realtà supera di molto l’ammontare del contributo negato perché genera un vero e proprio danno sociale – conclude Giacobbi – Per questo nel programma Lega prevediamo di sviluppare la mutualità di comunità basata su un valore fondante della società marchigiana: la famiglia allargata dove ci si interfacciava con le esigenze della quotidianità ricorrendo alla condivisione per il problem solving. Una socio-generosità naturale che intendiamo mettere a sistema con modalità ed ambiti appositamente istituiti e figure che svolgano funzione sostitutiva dell’ambiente familiare. Oltre alla valenza di inclusione sociale e di prospettiva occupazionale, il progetto si inquadra nelle politiche di contrasto alle dipendenze, comprese quelle legate alla ludopatia infantile. A questo proposito riteniamo fondamentale l’apporto che potranno dare le Contrade della Cavalcata dell’Assunta, naturalmente vocate a valorizzare il ruolo degli anziani come veicolatori di conoscenza, buone pratiche ed autentico spirito di solidarietà attiva”.
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