“La buona sanità, eccellenze al Murri. Un altro successo per il reparto Otorino dell’ospedale Murri, diretto dal dottor Stefano Dallari: l’asportazione di un tumore del nervo acustico, benigno ma dentro al cranio, con l’utilizzo di uno strumento di visione tridimensionale”. E’ quanto fanno sapere dall’Area vasta 4 di Fermo, guidata dal direttore Licio Livini.
Il macchinario utilizzato si chiama esoscopio ed è una telecamera che inquadra il campo operatorio e proietta le immagini su uno schermo 3D. Il chirurgo opera guardando direttamente sullo schermo, attraverso gli appositi occhiali.
“Lo strumento – spiegano dall’Av4 – è stato recentemente donato all’Area Vasta 4 di Fermo dalla fondazione Carifermo, dietro sollecitazione e richiesta del dottor Stefano Dallari, primario otorino e attuale direttore del Dipartimento Chirurgico. E’ il primo strumento del genere nelle Marche ed uno dei pochi in Italia.
Lo strumento infatti è nato per l’utilizzo neurochirurgico, è stato poi sviluppato per gli interventi sulla base del cranio anteriore, attraverso il naso, e laterale, attraverso l’orecchio, ma è previsto l’impiego anche in altre specialità chirurgiche, quali l’urologia e l’ortopedia. Sarà quindi a disposizione di tutto il Dipartimento Chirurgico del Murri.
Dal 2008 è in atto una collaborazione stretta tra il reparto di Otorino di Fermo e la Clinica di Neurochirurgia dell’ospedale regionale di Ancona. C’è un’equipe chirurgica composta dal dottor Dallari e dal professor Maurizio Iacoangeli, prima aiuto e attualmente direttore della Clinica di Torrette, e dai relativi collaboratori. Da allora sono stati fatti diversi interventi, a Fermo sui pazienti visti presso il Murri e a Torrette per i pazienti reclutati dai neurochirurghi. Tutto questo all’insegna della collaborazione pluridisciplinare e dell’utilizzo delle varie eccellenze con equipes che si muovono, limitando i disagi dei pazienti. In una parola quello che si intende per una rete clinica”.
“E’ per me un’ulteriore grande soddisfazione. Tutto nasce – spiega il dottor Dallari – dalla stima e dalla grande sintonia professionale tra me e il professor Iacoangeli, che fin da subito si è arricchita di sentimenti di amicizia e di totale collaborazione. Questa nostra passione professionale non avrebbe però portato a nessun risultato senza la comprensione e il sostegno delle direzioni dei nostri ospedali. Personalmente devo dire un enorme grazie ai vari direttori che si sono succeduti, che hanno sempre dimostrato capacità di ascolto e di facilitazione dei nostri sforzi.
Come ho sempre sostenuto nei quindici anni di mia permanenza al Murri, l’ospedale di Fermo ha ottimi professionisti, medici, infermieri e personale di supporto. In più c’è uno spirito di collaborazione molto positivo. Riguardo all’intervento eseguito con successo qualche giorno fa, è stata un’ennesima dimostrazione di efficienza, perizia e motivazione di tutto il comparto operatorio, senza dimenticare la costante disponibilità e collaborazione degli anestesisti, in sala operatoria e in terapia intensiva, degli infermieri che preparano i pazienti all’intervento e li assistono durante la degenza, dei radiologi e di tutti I colleghi che collaborano nell’assistenza di questi casi particolarmente complessi”.
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