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Focolaio Covid nella casa di riposo,
il punto dell’Area vasta 4:
“Risposta rapida e puntuale,
così abbiamo isolato il virus”

FERMO - Il direttore AV4 Livini e quello del dipartimento di prevenzione Ciarrocchi:"Tamponi ed indagini epidemiologiche nella massima tempestività, i contagiati ad oggi non preoccupano"

 

“Credo che la sanità fermana abbia dato un’altra dimostrazione lampante di efficienza. In tempi strettissimi abbiamo effettuato tutte le verifiche necessarie e trovato sistemazione a tutti gli ospiti, positivi e negativi”. Così il direttore d’Area vasta 4, Licio Livini. Sono stati due giorni molto intensi per la sanità fermana, alle prese con un focolaio di Covid-19 alla casa di riposo Villa dei Gelsomini di Sant’Elpidio a Mare. “Ora tutti gli ospiti, i 12 contagiati da coronavirus ed i 7 invece negativi, si trovano alla Rsa di Campofilone. In isolamento a casa i 5 operatori della struttura su 8 totali che hanno contratto il virus.

Livini, insieme ai direttori del dipartimento prevenzione Giuseppe Ciarrocchi e delle professioni sanitarie, Renato Rocchi, traccia un bilancio del lavoro svolto e di quello che verrà ora con l’apertura delle scuole. “Siamo intervenuti puntualmente su una struttura che non è di gestione Asur. Si sono velocemente individuati i casi positivi e messi tutti in sicurezza. Per i tamponi, oltre al nostro laboratorio, abbiamo chiesto supporto all’istituto zooprofilattico. Si sta svolgendo un lavoro enorme e difficile con le scuole del territorio. C’è una collaborazione davvero strettissima tra tutti i servizi del dipartimento, il distretto, le professioni sanitarie. Il sistema è veloce e interviene subito. La sanità fermana dà le risposte necessarie”.

Il dottor Ciarrocchi loda “la collaborazione stretta ed un continuo scambio di informazioni tra tutti, in altre Aree vaste magari il sistema sarebbe andato in difficoltà. Il cluster scoppiato alla casa di riposo poteva allarmare la cittadinanza, ma lo abbiamo affrontato velocemente. Martedì 8 abbiamo effettuato il tampone all’anziana sintomatica, con febbre, che ieri è purtroppo deceduta. Avuto l’esito positivo al test, mercoledì 9 abbiamo effettuato i tamponi a tutti gli altri degenti ed agli operatori e ieri abbiamo avuto il risultato di 12 su 19 anziani e 5 su 8 dipendenti positivi. Abbiamo isolato tutti, individuato spazio alla Rsa di Campofilone dopo che ogni paziente è stato visitato e non sono stati riscontrati sintomi tali da richiedere il ricovero ospedaliero. Abbiamo messo in quarantena tutti i contatti stretti dei casi positivi: abbiamo individuato 10 persone, familiari del personale, e la figlia di un’anziana ricoverata. Dall’indagine epidemiologica risulta che i primi sintomi si sono verificati tra sabato 5 e domenica 6 settembre. L’unica arma che abbiamo per fronteggiare il Covid è una gestione corretta, puntuale e tempestiva. E’ chiaro che in strutture che ospitano soggetti a rischio occorra massima attenzione a chi vi opera, serve inibire gli accessi ed effettuare controlli puntuali. Come Asur non abbiamo alcuna autorità sulla struttura in questione”.

Si apre ora il fronte delle scuole e Ciarrocchi ammette che “arrivano segnali non incoraggianti da parte dei pediatri. Vorrei incoraggiare la somministrazione del vaccino antinfluenzale, che sarà gratuito per bambini fino ai 6 anni, oltre che per gli over 60. Oltre ad essere un utile strumento di prevenzione, aiuterà a distinguere tra una normale influenza e l’eventuale contagio da Covid, perché chiaramente, se si è vaccinati e si hanno sintomi, viene un dubbio in più che possa trattarsi del coronavirus”.

La conclusione al direttore delle professioni sanitarie Rocchi. “C’è stretta sinergia tra tutti i dipartimenti, siamo pronti ad attivare ogni soluzione ed attendiamo risorse fresche che l’Asur sta mettendo in campo per potenziare l’attività sul territorio. Aspettiamo quindi a breve un buon contingente di professionisti. Abbiamo ridefinito in questi mesi tutti i piani di intervento intra ed extraospedalieri. L’esperienza ci ha insegnato qualcosa e siamo pronti per una eventuale recrudescenza dei contagi”.

P.P.

Covid nella casa di riposo privata, deceduta l’anziana positiva al virus Altre 17 persone contagiate: dodici ospiti e cinque operatori



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