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Botta e risposta al vetriolo Cesetti-Calcinaro:
“Tu governi con la destra”
“Noi siamo fuori da certe logiche”

POLITICA - Scambio (vivace) di idee tra il riconfermato sindaco e il consigliere regionale del Partito Democratico in occasione di una diretta di Radio Fermo 1

di Andrea Braconi

Tra di loro c’è sempre stata stima reciproca e qualche “avvicinamento” politico. Un matrimonio che, però, per vari motivi non hai mai preso forma e che, stando al vivace battibecco in occasione di una diretta sulle frequenze di Radio Fermo 1, difficilmente si materializzerà per le prossime scadenze elettorali. Anche se in politica, come hanno ricordato i due contendenti, mai darai nulla per scontato.

Paolo Calcinaro, presente in studio per commentare il suo eclatante risultato delle Comunali, e Fabrizio Cesetti, collegato telefonicamente a poche ore dalla sua riconferma come consigliere regionale, si sono confrontati in maniera aperta ma serrata su partiti e civismo, con il secondo che lo ha incalzato subito con una frase lapidaria: “Governi con la destra”. “Ritengo che Calcinaro abbia fatto un errore – ha rimarcato l’ex assessore della Giunta Ceriscioli – perché avrebbe vinto lo stesso andando da solo. Gli ho anche proposto un’alleanza, perché avevo percepito la sua forza derivata da un buon governo della città”.

Città, ha sottolineato, che celebra la Resistenza, ricordando anche l’eccidio di Caldarette. “Tu invece hai fatto un’alleanza con chi ha oltraggiato la Resistenza” ha insistito Cesetti.

“Secondo me ci si è trovati in un momento in cui vi era il sentore comunque di un’Amministrazione buona della città, che era voluta dai cittadini – ha replicato il riconfermato sindaco -. Allora mi chiedo: perché una forza politica deve per forza andare a mettersi in contrapposizione? Solamente per far sopravvivere il simbolo? Solamente per fare testimonianza di se stessa? Non può essere un segno di buon senso di un partito politico che per forza non debba fare la solita battaglia di fazione e di schieramento utilizzando il proprio simbolo? Spero che ci sia questo buon senso e l’ho visto in alcune compagini che mi sostengono. Credo che Fermo abbia dato un’idea di buon senso, che prevalga sulle solite logiche che evidentemente non sono più valide”.

E si è anche visto, secondo Calcinaro, nel risultato di chi in quelle logiche è voluto rimanere. “Lo dico, Fabrizio, perché sia Centrodestra che Centrosinistra vengono da fallimenti clamorosi: il Centrodestra dal 2009 in poi con la sconfitta alle Provinciali e due anni di paralisi della città con giochetti, sostituzioni e maggioranze variabili; non parliamo del Centrosinistra, che mi fa ancora portare una colecisti in meno… Sotto questo punto di vista, nessuna delle forze attuali ha fatto un percorso di riavvicinamento, vero, con la città. Hanno continuato a dire: io sono questo simbolo e tu mi devi votare. E se qualcuno si è sottratto a questa logica, tutto tranne che virtuosa, credo sia un segno positivo e di buon senso dei partiti nell’amministrazione quotidiana di una città”.

Uno scambio di idee che si è concluso con una battuta di Calcinaro rivolta a Cesetti (“Tanto se eri residente a Fermo mi votavi”) e con una risposta, nell’inconfondibile stile dell’ex presidente di Provincia: “Solo se facevamo l’accordo”.


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