di Leonardo Nevischi
«Da questa campagna traiamo un’esperienza positiva, si è costruito un gruppo e abbiamo raggiunto risultati importanti che ci giocheremo nei prossimi cinque anni». Lorenzo Giacobbi, dopo l’esito delle elezioni amministrative di Fermo, si prepara a vivere dai banchi dell’opposizione la sua prima esperienza amministrativa. Sereno, pur nella delusione per la sconfitta, ammette: «Secondo me abbiamo ottenuto un enorme risultato per Fermo e che penso abbia dato un contributo rilevante anche alla regione Marche. Da soli siamo riusciti ad esprimere una percentuale di voti molto alta e siamo, in maniera oggettiva, il primo partito di Fermo, in quanto Pd e M5S in percentuale di voti ne hanno avuti meno di noi. Come partito ci abbiamo messo la faccia: siamo riusciti a fare incontri in tutti i quartieri di Fermo, che comunque era l’obiettivo che ci eravamo preposti dall’inizio, per poter tenere ben saldo il contatto con la cittadinanza. Siamo lieti anche che il nostro programma sia stato molto apprezzato e di questa esperienza mi porto a casa proprio la vicinanza umana delle persone che va senza dubbio oltre la mera politica».
Quanto ha inciso il fatto che il centrodestra si sia sfaldato e la Lega si sia presentata in solitaria?
«Faccio una doppia analisi. La prima considerazione è sicuramente che in concomitanza delle elezioni regionali avrebbe avuto tutto un altro peso una coalizione unita con i simboli espressi in maniera chiara durante la votazione e senza dubbio sarebbe stato tutto un altro risultato. Sinceramente posso affermare con un centrodestra unito l’elezione sarebbe andata al ballottaggio. Ovviamente non lo possiamo sapere con certezza e avremmo dovuto vivere quell’esperienza, ma ho questa convinzione. Rammarico? Nemmeno tanto. Chi alla fine ha voluto spendersi per portare avanti questo tipo di progetto lo ha fatto. Io personalmente sono molto soddisfatto. La seconda analisi mi conduce alla conclusione che la Lega ha dimostrato di essere un partito importante per Fermo e che in alcuni seggi è risultato avanti al Pd. Penso che presi singolarmente, tra tutti i partiti, noi siamo i primi a Fermo. Considerando che siamo una lista da sola e che dall’altra parte avevamo coalizioni di 4 o 5 liste, io sono soddisfattissimo perché il risultato ottenuto in molti non se lo aspettavano minimamente».
Ora vi aspetta un lavoro di opposizione di minoranza, cosa si aspetta e come sarà il vostro impegno in tal senso?
«Da sportivo quale sono ho fatto i complimenti a Calcinaro perché bisogna dare il merito al vincitore. Ora faremo un’opposizione costruttiva e insieme porteremo avanti un progetto di sviluppo per Fermo e sono certo che il nostro contributo sarà attento, preciso e puntuale. In consiglio non sarò da solo e questo sarà importante per poter dimostrare il peso specifico della Lega all’interno del consiglio comunale».
Tra cinque anni si potrà arrivare ad una coalizione di centrodestra più solida? Ci saranno dei confronti con FdI e Forza Italia?
«Sicuramente sono tutti aspetti su cui lavorare. Tra partiti si aprirà un dialogo perché è sempre più importante costruire piuttosto che distruggere e penso che per il futuro sarà doveroso avere una coalizione di centrodestra unita, soprattutto adesso che abbiamo la regione. Io mi auguro che ci sarà un progetto per andare avanti insieme».
Domanda doverosa: quanto ha inciso la questione “Romanella” sull’elettorato, sia quello già fedele alla Lega, che magari può essere stato destabilizzato da quanto accaduto, sia quello di centrodestra che aveva in voi l’unico simbolo in cui rispecchiarsi?
«Ho preferito concentrarmi fino all’ultimo sul programma, contattare i cittadini e fare campagna elettorale, quello era il mio obiettivo. Sebbene le elezioni siano finite, non voglio nemmeno adesso entrare nel merito della vicenda: io penso che la cosa più grave di tutte sia stata la violazione della privacy, poi tutto il resto passa in secondo piano».
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