di Giorgio Fedeli
Furti nei chioschi di piazza Bambinopoli e del Giardino d’Estate, e alla Lega navale. E il titolare del chiosco del Giardino d’Estate, Andrea Rogante, è su tutte le furie, esasperato: “Questa non è sicurezza. E poi dicono che fa rumore una discoteca. Rompere in piena notte un vetro antisfondamento e rubare un’impastatrice, invece, non fa rumore”. Ma andiamo per ordine, partendo dalla cronologia di una mattina dal risveglio amaro per i due esercenti del centro. A Bambinopoli la prima amara scoperta. Questa mattina la titolare del chiosco della piazza sul lungomare centro ha trovato la finestra aperta. E lì il primo sospetto. Poi quando ha notato che quella finestra non era solo aperta ma danneggiata, è arrivata la conferma. “Sapete che vi dico? Che ce lo aspettavamo da un momento all’altro” l’amaro commento dell’esercente. Dal chiosco sono spariti gli spiccioli lasciati in cassa e un computer portatile. A quel punto alla titolare non è restato altro da fare che chiamare la Polizia che, infatti, è arrivata sul posto con due Volanti e la Scientifica.
Ma gli agenti della Questura si sono dovuti ‘dividere’ tra Bambinopoli e il vicino Giardino d’Estate, dall’altra parte della ferrovia, a poche decine di metri di distanza. Sì perché qualcuno ha razziato anche all’interno del chiosco di Rogante: “Un furto lo scorso anno, uno ora. E con il Covid a peggiorare la nostra situazione. Ditemi voi se questa è sicurezza. Così non si vive più, non si lavora più. E nessuno ci venisse a dire che siamo in un territorio sicuro”. Rogante è su tutte le furie. “Ci si lamenta perché d’estate fanno rumore le discoteche, i pubblici esercizi. Invece un vetro distrutto nel bel mezzo della notte, e un’impastatrice trafugate, quelli no, non fanno rumore vero? Ma per piacere”. Sì perché dal chiosco del Giardino d’Estate sono spariti soldi, liquori e anche un’impastatrice, appunto. Senza parlare dei danni che il raid criminoso ha lasciato, dal vetro rotto a una porta forzata fino ai danneggiamenti sulla struttura che i banditi hanno provocato nel tentativo di aprirsi una breccia, cosa che poi alla fine, purtroppo, è riuscita loro. Le indagini, si diceva, sono condotte dalla Polizia che oltre a raccogliere tracce ed elementi utili a dare un nome e un volto al malvivente o ai malviventi, molto probabilmente gli stessi a colpire in entrambe le attività, stanno raccogliendo le immagini della videosorveglianza, a partire da quella pubblica istallata a Bambinopoli. E da lì, terza chiamata, dalla Lega navale dove i banditi hanno trafugato del denaro dal fondo cassa, e hanno anche bivaccato. Ma Carlo Iommi, presidente della Lega navale, non ha dubbi: “Professionisti, hanno smontato le serrature, non siamo dinanzi al classico delinquente. Non ho parole”.
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