di Sandro Renzi
Bozze e indiscrezioni che si susseguono in queste ore confermano l’imminente pubblicazione di un nuovo Dpcm per frenare il contagio da Covid 19. Mentre il numero dei positivi e quelli dei morti segna oggi una preoccupante escalation nel Paese, il premier Conte, che ha riunito intorno a sé ministri e capi delegazione di maggioranza, si accinge a firmare un provvedimento che contiene misure ancora più restrittive dei palliativi adottati solo una settimana fa. Auspicate dal mondo medico e scientifico, suggerite pure da qualche governatore di regione pronto al lockdown. Misure che forse, sostengono molti, andavano adottate già all’inizio del mese e che ora tornano ad alimentare ansia e preoccupazione tra i cittadini alle prese con una estenuante gradualità di provvedimenti che puntano a scongiurare il blocco totale. Il Dpcm dovrebbe essere, secondo le agenzie, operativo già da lunedì per restare in vigore fino al 24 novembre. Ma cosa dovrebbe cambiare rispetto all’ultimo decreto e quali settori rischiano di più.
RISTORAZIONE E COMMERCIO
Le attività di ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie potrebbero essere sospese la domenica e nei giorni festivi. Durante la settimana invece potranno restare aperti dalle 5 fino alle 18, o alle 20. Ma sull’orario si sta ancora ragionando. E si discute sulla eventualità di chiudere tutti i centri commerciali nel weekend. Questo è quanto dovrebbe prevedere la bozza in circolazione su questo fronte. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive “limitatamente ai propri clienti”. Il consumo al tavolo potrebbe essere consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Ma si sta ancora discutendo. Sì all’asporto fino alle 24.
PALESTRE E PISCINE
Salvate dall’ultimo Dpcm, tanto le palestre quanto le piscine sarebbero costrette nuovamente a chiudere i battenti. Stesso discorso per centri termali e centri benessere.
PIAZZE
Si valuta la chiusura delle piazze dalle ore 21 per evitare assembramenti. Fatta salva ovviamente la possibilità di accesso e deflusso ad esempio dagli esercizi commerciali che possono restare aperti o per rientrare a casa.
SPOSTAMENTI
Torna in ballo il blocco degli sposamenti tra Regioni. Tutto da valutare ancora. Mentre verrebbe inserita nel testo del Dpcm la “raccomandazione” a tutte le persone di non spostarsi in un Comune diverso da quello di residenza o domicilio se non per le ormai note situazioni di necessità, motivi di salute, lavoro, studio.
SALE BINGO E GIOCO
Verrebbero chiusi i parchi divertimento, le sale bingo e gioco nonché i casinò.
FESTE
Allo studio il divieto di organizzare feste al chiuso e all’aperto. Mentre per le abitazioni private viene raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi. Resta confermato il divieto di fare sagre e fiere.
TEATRI E CINEMA
Nuovo stop per entrambi. Restano chiuse anche le discoteche.
SCUOLA
Delicato il capitolo scuola. L’obiettivo sarebbe quello di lasciare aperte le scuole del cosiddetto primo ciclo, ovvero elementari e medie, compresa quella dell’infanzia. Le istituzioni di secondo grado dovranno invece adottare la didattica a distanza nel 75% della loro attività modulando orari di ingresso e uscita e prevedendo turni pomeridiani.
MASCHERINE
Mascherina raccomandata anche in casa tra non conviventi. Sarebbe raccomandato pure di non ricevere in casa persone diverse dai conviventi.
EVENTI SPORTIVI
Si ferma anche lo sport dopo palestre e piscine. Nella bozza sarebbe infatti prevista la sospensione degli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo. Consentiti solo gli eventi e le competizioni sportive, nonché le sedute di allenamento degli atleti agonisti, riguardanti gli sport individuali e di squadra. E comunque senza la presenza di pubblico.
CONCORSI
Stretta in vista anche per i concorsi pubblici e privati. Ad esclusione però dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica. Dalla sospensione sarebbero esclusi quelli per il personale sanitario e per quello della protezione civile. Salve le procedure concorsuali già in atto.
MANIFESTAZIONI
Consentite senza cortei. Via libera invece ai sit-in purché vengano rispettate le distanze di sicurezza.
RSA
L’accesso di parenti e visitatori nelle strutture di ospitalità e lungo degenza, verrebbe limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura. Stretta per preservare la salute degli ospiti.
MUSEI
Restano aperti ma le regole saranno ancora più rigide per evitare gli assembramenti e garantire il distanziamento di un metro.
Solo nelle prossime ore si potranno avere certezze rispetto a queste indiscrezioni.
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