Il premier Conte interviene alla Camera dei Deputati per relazionare sui provvedimenti che il Governo intende adottare per fare fronte all’emergenza Covid. Il punto della situazione sullo stato epidemiologico e le nuove misure che verranno prescritte sono stati così al centro del suo intervento che verrà replicato nel pomeriggio al Senato. “La situazione impone di adottare nuove misure prima del 4 novembre. Sono qui affinché il Parlamento possa esprimersi e per ascoltare tutte le istanze” ha esordito il presidente Giuseppe Conte che ha di nuovo invitato l’opposizione ad un tavolo comune con la maggioranza. “La pandemia corre velocemente in tutti i Paesi europei – ha proseguito – dal monitoraggio fatto dal 19 al 25 ottobre è emerso che il numero dei casi è raddoppiato in Italia. A ieri si registravano 378.129 contagiati, il 94% risulta in isolamento domiciliare. La gravità dei contagi appare inferiore rispetto alla prima ondata, fino al 95% delle persone presenta pochi sintomi. Sono invece 1939 le persone ricoverate in terapia intensivi (21%)”. Conte snocciola numeri a non finire sui tamponi effettuati, sui posti letto disponibili, e tanti altri dati che confermano la migliorata capacità del sistema sanitario e non solo di rispondere alla pandemia rispetto alla scorsa primavera.
“Non stiamo subendo una insostenibile pressione dei reparti di terapia intensiva ma un crescente e preoccupante affollamento in altri reparti. Ad esempio quello sub-intensivo”. E poi c’è la politica di screening della popolazione che ha come fine anche quello di ridurre le quarantene. L’obiettivo è arrivare a 450.000 tamponi giornalieri. Ed ancora, il ricorso, in caso di emergenza, del personale sanitario dell’Esercito. Medici ed infermieri ma anche ospedali da campo. “Il quadro epidemiologico è diffusamente grave con specifiche criticità in molte regioni e province autonome. Sono 11 le regioni a rischio elevato, altre 8 a rischio moderato con una probabilità elevata di progressione ad alto rischio nel prossimo mese. L’Rt nazionale è 1,7 come dato medio nazionale. In alcune regioni è però superiore. Occorre rilevare che il quadro descritto non tiene conto degli effetti conseguenti alle misure restrittive introdotte dal Dpmc del 24 ottobre che si verificheranno solo a partire dal 14esimo giorno in poi”. Ma se gli effetti saranno positivi non ci sono comunque evidenze scientifiche che possano confermare di quanto saranno positivi. D qui la decisione di modulare la strategia tenendo conto delle gravità che emergono nei territori. Nuovi interventi restrittivi sulla base di criteri scientifici ed oggettivi. Tre scenari quelli previsti dal Dpcm nuovo con altrettante misure parametrate alla gravità della situazione. Per l’intero territorio nazionale si interverrà solo con specifiche misure che puntino a mitigare il contagio. Nei giorni festivi chiusura di centri commerciali con esclusione delle farmacie. Stop alle sale gioco ed ai musei e mostre. Capienza nei mezzi pubblici che scende al 50% e blocco degli spostamenti verso le regioni che presentino elevate situazioni di rischio. Limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale. Ma Conte su questo punto non ha indicato un orario definito. Possibilità per le scuole di secondo grado di passare alla didattica a distanza al 100%. Per le Regioni a rischio elevato ulteriori misure restrittive da graduare tenendo conto dello stato epidemiologico. Provvedimenti che potranno essere successivamente mitigati qualora la situazione dovesse migliorare.
Sandro Renzi
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