L’Area vasta 4 Asur ha aggiornato il Piano di gestione dell’evento pandemico, che prevede le misure necessarie a fronteggiare la recrudescenza dei casi di Covid-19 delle ultime settimane. Il Piano pandemico stabilisce tre livelli di emergenza: grave, severa e massima, in base ai parametri di gravità e numerosità dell’afflusso di pazienti.
Intanto all’ospedale Murri i ricoverati affetti da Covid, al momento sono 49: restano 31 a malattie infettive, uno dei quali in terapia intensiva. Due pazienti saranno dimessi nel pomeriggio. I ricoverati a Medicina Covid sono 18. Ed è proprio il nosocomio fermano ‘protagonista’ di una radicale rimodulazione dei reparti per fronteggiare l’emergenza Covid. Tra le varie modifiche spicca il trasferimento di Cardiologia con la sospensione di nuovi ricoveri.
“Allo stato attuale, l’ospedale Murri di Fermo ed i reparti hanno avviato gli interventi di livello 2, per raggiungere un massimo di 68 posti letto per malati Covid. Questo ha portato alla riconversione di 22 posti letto di medicina interna, adiacenti il reparto di malattie infettive, per ospitare pazienti Covid-19 con media e bassa complessità clinica. Parallelamente, per rispondere alle esigenze di pazienti con patologie diverse dall’infezione da Coronavirus, si è disposto l’incremento di 4 posti letto al reparto di medicina dell’ospedale di Amandola.
Altra misura è l’attivazione di 6 posti letto di assistenza intensiva ed altrettanti di sub-intensiva per pazienti Covid, attraverso il trasferimento della cardiologia, con sospensione di nuovi ricoveri. L’attivazione di una seconda terapia intensiva comporta la riduzione dell’attività chirurgica, da 4 a 2 sale operatorie più la sala d’urgenza.
E’ previsto tra le misure di questo livello emergenziale, ma non è stato ad oggi necessario, l’accorpamento del dipartimento materno infantile, con le unità di pediatria e neonatologia che all’occorrenza potrebbero convergere negli spazi di ostetrica e ginecologia.
In caso di ulteriore peggioramento della situazione emergenziale, si andrebbero ad attivare gli interventi di livello 3, fino ad un massimo di 104 posti letto per ricoverati Covid. In tal caso andrebbe modificato il programma operatorio, garantendo solo le sedute per interventi di emergenza urgenza e di classe A. Sarebbero accorpati gli spazi di degenza del dipartimento chirurgico (chirurgia, urologia, ortopedia, oculistica, otorinolaringoiatria) al sesto piano per un totale 34 posti letto. Al piano quinto dell’ospedale sarebbero allestiti altri 26 posti letto per malati Covid all’ex chirurgia.
Si andrebbero inoltre ad utilizzare i 6 posti letto della terapia intensiva, estensibili a 7, ad uso esclusivo dei malati Covid. Subirebbe modifiche anche il programma dell’attività di endoscopia digestiva e più in generale dell’attività ambulatoriale di day hospital medico e chirurgico. Si procederebbe inoltre ad allestire 3 posti letto di assistenza intensiva al blocco operatorio (ex sala gessi)
Si ricorda inoltre che sono stati allestiti due ingressi distinti in pronto soccorso previo triage esterno per la verifica di casi sospetti o positivi. Gli accessi in pronto soccorso per patologie minori, che normalmente rientrano nel percorso fast track e richiedono visita specialistica (oculistica, pediatrica, ortopedica, otorinolaringoiatrica, ginecologica ed altri), non vengono inviati in ambulatorio, ma attendono in un ambulatorio dedicato l’arrivo dello specialista. In pronto soccorso è stato collocato un apparecchio radiologico per esami in pazienti sospetti o infetti, con un operatore dedicato.
Al momento, restano garantiti tutti gli esami radiodiagnostici e le prestazioni ambulatoriali per tutte le classi di priorità, urgente, breve, differita e programmata. Un’eventuale sospensione, con mantenimento solo delle prestazioni con maggior grado di priorità, U o B, potrà essere disposta su indicazione dell’Asur regionale. Gli esami di laboratorio analisi per personale sanitario e per esterni saranno eseguiti con orari differenziati per evitare assembramenti in strutture esterne all’ospedale. Rimane vietato l’accesso agli spazi di degenza per visitatori ed accompagnatori.
Per tutta la durata del livello 2 di emergenza sono bloccate le nuove ammissioni nei posti letto di strutture di residenzialità. E’ in previsione che il reparto di cure intermedie del presidio di Sant’Elpidio a Mare sia adibito a residenza territoriale extraospedaliera Covid, previo trasferimento dei pazienti attuali in residenza No Covid. I posti di semi residenzialità vanno valutati in base alle condizioni operative ed alla possibilità di garantire nelle strutture adeguate procedure per ridurre il rischio di contagio. Nelle sedi distrettuali dell’Area vasta si potrà entrare esclusivamente previo appuntamento ai servizi sanitari, sociosanitari ed amministrativi interni”.
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