di Sandro Renzi
Il quarto Dpcm in un mese, firmato la scorsa notte dal premier Conte e contenente le nuove misure restrittive che riguardano tutta l’Italia non entrerà in vigore prima di venerdì 6 novembre. E questo per consentire alle attività economiche di adeguarsi ai provvedimenti che di fatto dividono il Paese in tre fasce a seconda della gravità pandemica: rossa, arancione e gialla. Per tutta la giornata governatori, sindaci e cittadini hanno atteso le ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha il compito di collocare le Regioni nella varie fasce. In serata il premier Conte, in conferenza stampa, ha illustrato le novità.
“Il virus sta correndo forte in tutta Europa -ha detto Giuseppe Conte- l’Rt è arrivato a 1,7 nella media nazionale. Sale il numero degli asintomatici e dimiìnuisce quello di chi va in terapia intensiva, ma c’è il rischio che il sistema sanitario in diverse regioni vada in crisi”. I parametri per decidere dove intervenire con misure mirate sui territori sono 21. Conte difende la scelta. “Abbiamo distinto l’intera penisola in tre aree con misure specifiche che entreranno in vigore da venerdì.
AREA GIALLA
Le Regioni con criticità moderata sono Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Lazio, Toscana, Liguria, Molise, Sardegna, Veneto, Umbria, province di Trento e Bolzano. Qui sarà vietata circolare dalle ore 22 alle 5 salvo per motivi particolari. Stop ai centri commerciali nel fine settimana”. Didattica a distanza per le scuole superiori. In presenza invece per le scuole elementari, dell’infanzia e delle medie. Stop anche ai concorsi pubblici con esclusione di quelli per il settore sanitario. Riduzione fino al 50% della capienza nel trasporto pubblico locale, con esclusione del trasporto scolastico. Restano chiusi bar e ristoranti dopo le 18, ma continuano a restare aperti per consegne a domicilio. Chiusi ovviamente anche cinema, palestre e piscine.
AREA ARANCIONE
Puglia e Sicilia. Oltre alle misure di cui sopra, in aggiunta non si potrà uscire dalla Regione o da un Comune di residenza ad eccezione di particolari casi, Chiusi bar e ristoranti che possono fare le consegne a domicilio.
AREA ROSSA
Ne fanno parte Calabria, Lombardia, Valle d’Aosta e Piemonte. Vietato in questi territori ogni spostamento anche nel prioprio comune. Chiudono bar e ristoranti e tutit i negozi tranne quelli essenziali. Restano aperti barbieri, estetiste e lavanderie. “Nei pubblici uffici si dovrà fare ricorso il più possibile allo smartworking”. Per le scuole si passa alla diattica a distanza anche per la seconda e terza media oltre che per le superiori. “Non vogliamo imporre regole rigide alla prima media ed ai ragazzi che hanno conoiuscoto da poco i loro professori” ha chiarito Conte. Sospese tutte le competizioni sportive, tranne quelle ritenute di rilievo nazionale dal Coni ad esempio. Nei pressi dell’abitazione si potrà fare attività motoria. Ed anche qui riempimento dei mezzi di trasporto fino al 50%.
“Non ci sono regioni in aree verdi perchè la pandemia corre e non possono sottrarsi a queste regole. Con future ordinanze verranno forniti aggiornamenti e non saranno discrezionali -ha aggiunto Conte- perchè recuperiamo l’esito del monitoraggio periodico”. Dati che vengono esaminati anche dal Cts. La durata dei provvedimenti sarà di 15 giorni trascorsi i i quali una Regione potrebbe passare in una fascia inferiore se le condizioni lo permetterranno. Il Governo è all’opera per mitigare le conseguenze di questi nuovi provvedimenti. “Già domani arriverà al Cdm un nuovo decreto che contiene nuovi indennizzi. Li accrediteremo cui conti correnti degli operatori economici attraverso l’Agenzia delle Entrare. Ci aspettano mesi duri a con l’impegno di tutti possiamo raffredare la curva epidemiologica”. L’ordinanza resterà in vigore fino al 3 dicembre.
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