di Federica Nardi
Marco Ugo Filisetti, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale manda una lettera agli studenti del 4 novembre, Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate. E le critiche fioccano. Sulla comunicazione ci sono già ben due interrogazioni alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. La prima di Nicola Fratoianni (deputato Leu e portavoce nazionale di Sinistra italiana), la seconda di Mario Morgoni (Pd). La richiesta è simile: per i parlamentari la ministra deve prendere provvedimenti.
Ugo Maria Filisetti
LA LETTERA – Ieri Filisetti ha inviato un documento a tutti gli studenti marchigiani, su carta intestata del ministero dell’Istruzione. La lettera cita il filosofo Giovanni Gentile, usando toni trionfalistici sui giovani morti durante la Prima Guerra Mondiale. Il testo: «In questo giorno il nostro reverente pensiero va a tutti i figli d’Italia che dettero la loro vita per la Patria, una gioventù che andò al fronte e là vi rimase – dice Filisetti -. Una gioventù lontana dai prudenti, dai pavidi, coloro che scendono in strada a cose fatte per dire: “Io c’ero”. Giovani che vollero essere altro, non con le declamazioni, ma con le opere, con l’esempio, consapevoli che “Un uomo è vero uomo se è martire delle sue idee. Non solo le confessa e le professa, ma le attesta, le prova e le realizza”. Combatterono per dare un senso alla vita, alla vita di tutti, comunque essi la pensino. Per questo quello che siamo e saremo lo dobbiamo anche a Loro e per questo ricordando i loro nomi sentiamo rispondere, come nelle trincee della Grande Guerra all’appello serale del comandante: Presente (scritto tutto maiuscolo, ndr)!».
Mario Morgoni
«FILISETTI VA RIMOSSO» – Mario Morgoni presenterà la sua interrogazione domani. «Lettera che riprende toni della retorica dannunziana. Nelle Marche siamo messi male sul fronte delle funzioni educative – dice Morgoni – Credo che in merito a questa comunicazione di Filisetti vada fatta una valutazione oggettiva: questo dirigente è inadatto al compito che gli è stato affidato, che è comunque un compito educativo. La guerra del 16-18 fu definita un’”inutile strage”. E tutta questa enfasi epica, se rapportata alle migliaia di giovani strappati alle campagne, semi analfabeti, che sono andati a combattere in mezzo a stenti, miserie e sofferenze, non corrisponde alla realtà. La realtà dei fatti me l’ha raccontata anche mio nonno che è stato in trincea. La prima guerra mondiale non è stata una guerra di conquista, ma un evento tragico per il nostro Paese e oggi festeggiamo il 4 novembre più con l’intento di festeggiare la fine della guerra, possibilmente di tutte. Per cui chiederò al ministro dell’Istruzione di prendere provvedimenti. Credo che Filisetti debba essere rimosso. Spero anche che insegnanti e genitori abbiano un sussulto – dice Morgoni -. Ma serve una nuova responsabilità verso gli altri, la società e i compiti di cittadino per costruire una convivenza più avanzata. Chiederò al ministero di prendere le opportune misure perché certi episodi non abbiano più luogo e vengano adeguatamente censurati».
Nicola Fratoianni
«PENSAVO NON FOSSE VERO» – Nicola Fratoianni inizialmente pensava che il messaggio di Filisetti fosse un fake: «Avendo letto il messaggio agli studenti marchigiani diffuso dal dirigente del locale ufficio scolastico regionale in occasione del 4 novembre, non credendo che fosse vero, non sapevo se mettermi a ridere o arrabbiarmi. Un tono e delle parole che stonano – prosegue il vicepresidente della commissione Cultura di Montecitorio – con un’istituzione del sistema formativo del nostro Paese. È per questo che presenteremo un’interrogazione in Parlamento – conclude l’esponente di Leu – e chiederemo un intervento deciso della ministra dell’Istruzione».
“La Segreteria della Flc Cgil Marche – è il turno della sigla sindacale – dopo aver letto il messaggio agli studenti delle scuole marchigiane, inviato dal direttore generale dell’Usr, Marco Ugo Filisetti, in occasione della celebrazione della giornata della unità nazionale e delle forze armate, stigmatizza con forza le affermazioni in esso contenute.
Nella nota non troviamo un passaggio sul ripudio alla guerra sancito dall’art. 11 della nostra Costituzione, non un accenno al differente ruolo svolto oggi dalle nostre forze armate.
Fuori da ogni contesto storico e politico, il messaggio di Filisetti sconcerta soprattutto perché proviene da chi ricopre un ruolo di grande responsabilità nel sistema educativo nazionale.
La Segreteria Flc Cgil Marche vuole ricordare ed onorare tutti coloro che a causa della guerra, qualsiasi guerra, hanno perso la vita o hanno affrontato ingiuste sofferenze.
Forse sarebbe meglio che Filisetti, anziché citare il filosofo Giovanni Gentile, rammentasse questo breve passaggio del libro “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Erich Maria Remarque:
‘Avevamo diciott’anni, e cominciavamo ad amare il mondo, l’esistenza: ci hanno costretti a spararle contro‘”.
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