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Ne sono fuori, non è come l’influenza“,
Loira racconta il suo Covid
e chiede a tutti massima attenzione

PORTO SAN GIORGIO - Il primo cittadino: "Adesso che ne sono fuori sento di raccomandare a tutti la massima attenzione, la massima responsabilità per vivere al meglio e senza pericolo la nuova condizione che, verosimilmente, potrebbe essere disposta dal Governo nei prossimi giorni"

“Non è come l’influenza.  No, non è come l’influenza. È una malattia che può essere pesante e molto pericolosa. L’ho vissuto, l’ho visto e lo sto ancora vedendo.
Mi auguro vivamente che ci siano le condizioni perché si possa riacquistare a breve un minimo di socialità, perché le attività economiche e commerciali delle nostre città possano tornare ad operare.
Adesso che ne sono fuori sento di raccomandare a tutti la massima attenzione, la massima responsabilità per vivere al meglio e senza pericolo la nuova condizione che, verosimilmente, potrebbe essere disposta dal Governo nei prossimi giorni”. Con queste parole il sindaco Nicola Loira annuncia di essere uscito dal tunnel del Covid. Ma, se da una parte, la guarigione gli consente di tirare un sospiro di sollievo, dall’altra lo spinge a raccontare la sua malattia per lanciare un chiaro messaggio a tutti: attenzione e responsabilità. E sì, la sua testimonianza è anche un’occasione per i ringraziamenti.

“Nelle nostre case ci sono anziani, malati, soggetti debilitati per vari motivi: soprattutto per loro non sarebbe come l’influenza. Facciamolo per loro, per noi, per la nostra economia e per rispetto nei confronti di tutti gli operatori socio sanitari che di fronte al pericolo non possono esimersi di affrontarlo ogni giorno, ogni istante. Negli ospedali e a casa dei malati. Ringrazio tutti quelli che hanno avuto un pensiero per me e per la mia famiglia. Ringrazio quelli che mi hanno scritto e telefonato. Chiedo scusa ai tanti a cui non ho risposto ma non ce la facevo.
Abbiamo la fortuna di avere parenti e amici straordinari che in questo mese si sono prodigati nel farci avere prontamente medicine, alimenti e tutto quanto fosse necessario per andare avanti. Dico questo nella consapevolezza che non tutti i nuclei familiari interamente contagiati possono godere della stessa situazione.  Ringrazio l’Isc Nardi che ha permesso ai miei figli di partecipare alle lezioni aiutandoli a sentirsi meno soli. Ringrazio i dipendenti della Sgds Multiservizi per quello che hanno fatto in tutti questi mesi con impegno, coraggio, disponibilità. Un ringraziamento ed un plauso al servizio infermieristico della Azzurra Servizi, una bellissima realtà cittadina.  Grazie, un abbraccio a tutti. #nonècomelinfluenza”.

C.N.


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