di Paolo Paoletti
Un centro di ascolto per i cittadini, gestito direttamente dall’Ordine dei Medici e Odontoiatri della provincia di Fermo, in grado di fornire risposte ai dubbi sull’emergenza Coronavirus e allo stesso tempo alleggerire la mole di lavoro dei medici di base e delle strutture adibite al pronto intervento.
L’iniziativa è partita dalle analisi delle richieste della cittadinanza giunte anche all’Ordine dei Medici su chiarimenti, dubbi ed altro. Il Presidente, Dott.ssa Anna Maria Calcagni, sostenuta dal Consiglio Direttivo dell’Ordine, ha voluto fornire un sostegno al territorio in questo difficile momento. Costantino Strappa Presidente Cao coordina il progetto, coadiuvato dal Consigliere Tolmino Rossi e con la consulenza dell’esperto di emergenze Francesco Lusek.
“Sempre più spesso – ha spiegato la Calcagni – in questa seconda ondata, i medici generali e le strutture deputate all’emergenza vengono inondate anche da telefonate dei cittadini che pongono semplici domande informative su come comportarsi in questo scenario così preoccupante. Da qui la nostra decisione di attivare, grazie ad un’azienda di telefonia locale, questo centralino con i quale alcuni medici quanto mai preparati potranno fornire risposte a dubbi e domande. Sia chiara una cosa. Non si tratta di prescrivere o indicare farmaci o prenotare tamponi. Il nostro è solo un servizio informativo che permette di alleggerire la mole di lavoro ai medici di base e alle altre strutture sanitarie che hanno molto altro a cui pensare”. Essa dunque non si sovrappone alle funzioni delle Centrali Operative preposte all’organizzazione dei soccorsi ed ai numeri telefonici istituzionali del Servizio Sanitario Regionale.
Si potrà accedere al servizio tramite il numero 0734.340.350 , il lunedì, mercoledì e venerdì mattina dalle 10 alle 12 e il martedì e giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17. Il centralino sarà attivo ufficialmente da domani. Tra 15 giorni ci sarà una prima valutazione per fare il punto del tipo di utenza e delle telefonate ricevute.
Quello di Fermo è il primo Ordine dei Medici ad offrire questo servizio, almeno nelle Marche. Le domade a cui verranno fornite risposte posso andare dalle informazioni sulla quarantena alle precauzioni da usare nella convivenza a casa con un positivo. E ancora igienizzazione degli ambienti, timori, informazioni per famiglie che hanno i figli che vanno a scuola e tanto altro.
Dottoressa Calcagni che ha anche spiegato le difficoltà burocratiche di un territorio: “Rimasto sempre più scoperto con molti medici di base andati in pensione e non ancora sostituiti”. Uno scenario che evidenza come i pensionamenti incidano sulla pressione degli altri medici di base che continuano ad operare in prima linea. “Teoricamente sono 113 i medici di generale e 18 pediatri che operano nel Fermano e divisi in equipe territoriali – ha spiegato la Calcagni – vi faccio qualche esempio. Montegranaro può contare su 9 medici e 2 pediatri. A Petritoli 9 medici ma 2 sono andati in pensione. Porto San Giorgio conta 26 medici generali e 3 pediatri di questi 1 in pensione non sostituito. Porto Sant’Elpidio conta 16 medici di cui 1 in pensione e 1 in fase di pensionamento, 4 i pediatri. Sant’Elpidio a Mare conta 17 medici e 1 in pensione non sostituito. Fermo ha 21 medici e 2 sono andati in pensione non sostituiti. Sempre Fermo ha un pediatra di riferimento. Amandola conta 6 medici con un territorio ampio mentre Montegiorgio 15 medici di cui 2 in pensione e due pediatri di cui 1 in pensione“.
Risposte che arriveranno basandosi direttive date dal Ministero della Salute.
Dottor Strappa che ha aggiunto: “E’ un servizio informativo. Non ci si vuole sovrapporre alle competenze del sistema sanitario. Abbiamo organizzato un centralino con le spese sostenute dall’ordine dei medici, l’utente ha solo il costo della chiamata urbana”. Decisivo il contributo di Francesco Lusek: “L’Ordine dei medici è partner per legge del sistema di protezione civile in rete anche con la prefettura. Questo servizio può essere una risorsa strategica che va a decongestionare i medici di base e non solo. Pensiamo al 118, che copre due province Ascoli e Fermo, deputato esclusivamente all’emergenza ma che invece spesso di trova a dover rispondere a dubbi dei cittadini in preda ai dubbi”.
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