Non ci sta il sindaco Nicola Loira e contesta il nuovo Dpcm firmato ieri sera dal premier Conte. Sono soprattutto i divieti a spostarsi anche tra Comuni nei giorni canonici del Natale ad aver indotto il primo cittadino rivierasco a lasciarsi andare ad uno sfogo che sembra quasi cozzare con l’atteggiamento sicuramente più composto avuto in questi mesi rispetto a tutti i provvedimenti varati dal Governo. “In questi mesi non ho mai commentato le misure del Governo in merito al contenimento del virus: comprendo che la situazione è molto complicata, le decisioni sono sempre frutto delle valutazioni del Comitato tecnico scientifico ed onestamente, non mi sento in grado, anche quando mi verrebbe di non condividere, di criticare decisioni che hanno o dovrebbero avere un fondamento scientifico” così Loira anche sui profili social.
“Questa volta però faccio veramente fatica a capire il motivo per cui anche in contesti territoriali come il nostro sia impedito muoversi oltre i confini comunali nei giorni di Natale. Il residente di Lido San Michele non potrà passare qualche ora con l’anziano genitore di Porto San Giorgio, quello di Magliano non potrà pranzare con la figlia di Piane di Montegiorgio nel ristorante di Grottazzolina. Però i tre milioni di abitanti di Roma potranno muoversi liberamente nei milletrecento chilometri quadrati della capitale. Con beneficio dei rapporti umani, dei ristoranti e dell’economia in generale”. Una contestazione quella rivolta dal sindaco Loira ad alcuni passaggi dell’ultimo Dpcm. “Con la distanza e con il tempo impiegato dal residente di una media città italiana per andare a lavorare, noi della Provincia di Fermo, attraversiamo almeno cinque o sei territori comunali diversi. Penso che, in un rigoroso quadro normativo generale, alcune questioni debbano essere necessariamente di competenza regionale, rappresentando ogni regione un contesto territoriale profondamente diverso, con una diversa densità abitativa”. Per il primo cittadino si tratta quindi di fare in modo che in futuri questioni simili abbiamo una competenza regionale. “Mi auguro che certe questioni possano essere rappresentate nella Conferenza Stato -Regioni perché in questo momento, mentre combattiamo anche contro l’angoscia e la desolazione di una guerra difficilissima al virus, privandoci giustamente di una parte della nostra libertà, sia permesso a chi abita in Comuni diversi ma a pochi chilometri, di potersi scambiare una parola, uno sguardo non necessariamente attraverso lo schermo di un telefono”.
S.R.
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