di Andrea Braconi
“Quando l’ospedale e il territorio si incontrano”. Un titolo, anzi, un messaggio che la dottoressa Luisa Pieragostini, dal primo giugno 2019 direttrice dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria e Neonatologia del “Murri” di Fermo, porta con sé da anni.
“Per me si tratta di un’esperienza iniziata a Roma nel 2012, proseguita a Reggio Calabria e che ora porto a Fermo. Questo incontro pediatrico neonatologico del Murri è il primo di tantissimi anni, anche per togliere dubbi a chi insinua che me ne andrò presto – ironizza ai microfoni di Radio Fermo 1 -. Le mie origini sono di Grottazzolina e mio padre sarebbe felice di vedere tutto questo. Ho sempre creduto nella formazione, è importante che ci sia un continuo aggiornamento e la cittadinanza di Fermo deve essere consapevole che può fare affidamento su un’unità di eccellenza, non inferiore rispetto alle altre della regione Marche”.
Parole dense di significato, da parte di chi ha sempre creduto nella collaborazione tra ospedale, pediatria di famiglia e strutture territoriali. Appuntamento, quindi, alla mattinata del 12 dicembre, in modalità web. “Avrei preferito farlo dal vivo, ma resta un importante esperienza” rimarca.
Insiste nel parlare di lavoro sinergico, dentro e fuori dal nosocomio fermano. Da un lato il rapporto con le dottoresse Lanfranchi, Di Corcia, Berardi per l’allergologia e l’ultimo acquisto Lanciotti, grazie alla cui elevata preparazione verrà aperto un ambulatorio di genetica in collaborazione con Bambin Gesù e Tor Vergata. Dall’altro i pediatri di famiglia di cui due, Braico e Di Flavio, interverranno all’incontro di sabato 12 che sarà incentrato sul tema della neurologia, una branca importante dell’attività svolta dalla direttrice Pieragostini, supportata dal dottor Acciarri nella presa in carico di bambini colpiti da questa patologia.
“Affronteremo il tema della neurologia partendo dal feto, dalle problematiche che possono insorgere durante la gestazione, per poi passare al bambino e all’adolescente. Partire dal feto significa poter fare una valutazione a 360 gradi. Voglio evidenziare l’ottima sinergia anche con l’unità guidata dal dottor Scartozzi: anche per i bambini prematuri è importante la collaborazione tra le due strutture”.
Oltre alla sponsorizzazione della Società Italiana Pediatria e quella di Neonatologia, con interventi dei rispettivi presidenti regionali, Felici e Perrone, il programma prevede anche la partecipazione della dottoressa Calcagni, presidente dell’Ordine dei Medici di Fermo, e di figure professionali come la dottoressa Ercoli e la dottoressa Baglioni, coordinatrice infermieristica dell’Unità diretta da Pieragostini. “L’ultima parte infatti sarà dedicata agli infermieri, che rappresentano un elemento molto importante”.
Riflettori accesi, evidenzia, anche sulla famiglia. “Nel nostro reparto cerchiamo di fare stare i genitori il più possibile con i bambini, come abbiamo fatto in questo periodo di Covid facendo fare loro un tampone. Le mamme possono accedere quando vogliono, è giusto che un bambino che si trova all’interno di un’incubatrice abbiamo le carezze e le coccole di una madre. E i genitori in questo modo prendono anche coscienza della situazione. Per il dopo è importante che vengano informati passo passo delle problematiche, delle terapie e delle prese in carico. Il genitore deve essere partecipe e un genitore a cui dici la verità è un genitore che ti segue”.
L’emergenza Covid, appunto, che ha portato ad un vero e proprio rovesciamento di alcuni reparti. “Lo stato di salute della nostra unità operativa è un po’ precario nonostante il supporto del dottor Livini, ma stiamo lavorando, abbiamo lavorato durante il periodo cruciale e lo facciamo anche adesso. Ci siamo subito allineati alle direttive della Società Italiana Pediatra e di Neonatologia, abbiamo creato dei percorsi con il dottor Ciucani del Pronto Soccorso e ovviamente percorsi interni. Per il futuro speriamo nell’acquisizione di altri giovani, che avranno così la possibilità di crescere e di crearsi un piccolo spazio”.
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