di Sandro Renzi
Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella tarda serata di ieri le nuove misure per contrastare la pandemia e la diffusione dei contagi nel Paese. Anticipate dal Ministro della salute, Roberto Speranza, poche ore prima alle Camere, le regole contenute nel nuovo decreto stabiliscono di fatto soglie più basse perché una Regione finisca in zona arancione o rossa. Da definire se verrà applicato il divieto di asporto dopo le 18 a carico dei bar, contestato però dai governatori regionali
Confermata su proposta del premier Giuseppe Conte, vista la nota del Ministro della salute e il parere del Comitato tecnico scientifico, la proroga, fino al 30 aprile, dello stato d’emergenza. Il decreto-legge introduce poi ulteriori “disposizioni urgenti per il contenimento della diffusione del Covide 19”.
DIVIETI
Il provvedimento del Cdm conferma, fino al 15 febbraio, il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Divieto di uscire dopo le 22 e fino alle 5 del mattino salvo che per comprovate esigenze come lavoro o motivi di salute.
RESTRIZIONI
Inoltre, dal 16 gennaio e fino al 5 marzo, sull’intero territorio nazionale si applicheranno le seguenti misure:
– è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5.00 e le ore 22.00, a un massimo di due persone oltre ad eventuali figli minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. Tale spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti;
– qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale (zona rossa o arancione), sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 km dai relativi confini, con esclusione comunque degli spostamenti verso capoluoghi di provincia; – è istituita una cosiddetta area “bianca”, nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In area “bianca” non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli.
VACCINI
Il Governo ha istituito una piattaforma informativa nazionale idonea ad agevolare, sulla base dei fabbisogni rilevati, le attività di distribuzione sul territorio nazionale delle dosi vaccinali, dei dispositivi e degli altri materiali di supporto alla somministrazione, e il relativo tracciamento. Inoltre, su istanza della Regione o Provincia autonoma interessata, la piattaforma nazionale esegue, in sussidiarietà, le operazioni di prenotazione delle vaccinazioni, di registrazione delle somministrazioni dei vaccini e di certificazione delle stesse, nonché le operazioni di trasmissione dei dati al Ministero della salute.
Per il resto, tutti i divieti e le limitazioni ormai note in funzione delle aree di appartenenza, restano in vigore secondo quanto già definito nei precedenti provvedimenti.
ZONA BIANCA
Si accede con un Rt inferiore ad 1. Obbligatori mascherine e distanziamento sociale, via quasi tutte le altre restrizioni. Spostamenti liberi, bar e ristoranti torneranno ad aprire la sera ovviamente nel rispetto delle misure di sicurezza, aperti tutti i negozi e i centri commerciali nel weekend. Possibilità di riapertura anche per palestre, piscine, sport di squadra e di contatto, cinema, teatri, musei, mostre, convegni, fiere. Via libera anche alle lezioni in presenza per tutte le scuole di ogni ordine e grado.
ZONA GIALLA
Si accede con un Rt inferiore a 1. Possibilità di uscire dai confini comunali, chi ha una seconda casa all’interno dei confini regionali potrà raggiungerla liberamente. Aperti tutti i negozi, tranne i grandi magazzini e i centri commerciali nel weekend. E aperti, solo fino alle 18, bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie. Vietato, forse, l’asporto dopo le 18. Riaprirebbero però i musei. Lezioni in presenza per tutte le scuole.
ZONA ARANCIONE
Si accede con un Rt superiore a 1. Spostamenti liberi solo all’interno del Comune. Il governo sta valutando solo una deroga agli spostamenti all’interno della regione per raggiungere la seconda casa. Aperti i negozi, tranne i centri commerciali nel weekend, chiusi bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie (fatta salva la possibilità delle consegne a domicilio o dell’asporto), i musei, i cinema e i teatri.
La ripresa delle lezioni in presenza anche alle superiori sarebbe però consentita ma dipende dalle ordinanze delle singole Regioni.
ZONA ROSSA
Si finisce in zona rossa con un Rt superiore a 1,25. Oltre al coprifuoco che riguarda anche la altre zone ad eccezione della bianca, per spostarsi occorre l’autocertificazione. Chiuse tutte le attività commerciali non ritenute essenziali, bar, ristoranti e negozi di ogni genere. Fanno eccezione ovviamente gli alimentari, le farmacie, ma anche librerie, negozi di intimo e di sport, cartolerie, negozi di giocattoli e ferramenta. Aperti anche barbieri e parrucchieri. In presenza solo le scuole dell’infanzia, elementari e le prime medie.
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