di redazione CF
Il presidente della giunta regionale delle Marche, Francesco Acquaroli, ha incontrato nel pomeriggio di oggi il direttore Licio Livini, i primari e direttori dei dipartimenti dell’Area vasta 4. All’incontro hanno preso parte il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, la presidente della Commissione regionale sanità, Elena Leonardi, i consiglieri regionali Jessica Marcozzi, Marco Marinangeli, Andrea Putzu.
“Guido una squadra straordinaria, fatta di eccellenti professionalità e spirito di collaborazione – ha esordito il direttore d’Area Vasta 4, Licio Livini – Chiediamo di poter lavorare con le risorse umane giuste e necessarie per poter operare al meglio. Chiedo anche che le istituzioni siano unite, perché stiamo assistendo, dopo il focolaio al nostro ospedale verificatosi nelle scorse settimane, a troppe accuse e troppi veleni che rischiano di minare la fiducia dei cittadini. E’ un momento che ci vede affrontare sfide molto difficili, in cui c’è bisogno di serenità e coesione”.
Il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro ha ribadito “gratitudine e vicinanza a tutto il personale sanitario, in prima linea nell’emergenza”.
Il governatore Francesco Acquaroli ha espresso “apprezzamento per tutto lo staff dell’Area vasta 4 e dell’intera Asur, nel fronteggiare il Covid, nell’avvio della campagna vaccinale, nell’attività di screening, perché individuare più di 1000 positivi asintomatici, che avrebbero potuto essere veicolo di contagi, è un risultato molto importante. Condivido la richiesta di coesione ed unità, di fronte ad un’emergenza di questo genere non hanno senso le divisioni e le polemiche”.
A seguire, sono intervenuti i primari dei diversi reparti ospedalieri: Domenico Gabrielli, direttore della cardiologia, Stefano Dallari, primario di otorinolaringoiatria, Luisanna Cola, primario di terapia intensiva ed anestesia, Giampiero Macarri, primario di gastroenterologia, Antonio Ciucani, primario facente funzioni del pronto soccorso.
Tra le richieste, la stesura di un documento regionale aggiornato per la gestione dei pazienti Covid, la necessità di potenziare il collegamento con le università per incrementare il numero di specializzandi, lo snellimento delle procedure per l’arruolamento del personale, la riorganizzazione di alcuni servizi, dalla guardia medica alle Potes mediche, per recuperare alcune risorse umane. “L’esigenza primaria – ha sintetizzato il direttore Livini – è quella di personale, serve snellire le procedure per l’arruolamento di risorse umane, abbiamo una burocrazia ancora troppo macchinosa. Con provvedimenti straordinari potremmo avere più forze fresche, superare alcune incompatibilità che limitano le attività dei medici che effettuano il corso di formazione in medicina generale”.
Il presidente Acquaroli ha preso atto delle proposte, chiedendo all’Area vasta di formalizzarle in un documento. “Non ho preclusioni, ci rendiamo conto che l’incremento di personale sia una necessità, con l’assessore alla sanità Saltamartini abbiamo tentato tutte le strade possibili. Se avete suggerimenti che possano aiutarci a raggiungere questo obiettivo, siamo pronti ad accoglierli. L’unico paletto che pongo è la legittimità degli atti, che debbono essere inattaccabili”.
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