di Monia Orazi
Potranno avere il contributo forfettario corrispondente a tre anni di Cas (contributo di autonoma sistemazione), coloro che hanno acquistato una casa a proprie spese perchè avevano perso la propria resa inagibile dal sisma prima del novembre 2019, data di entrata in vigore dell’ordinanza a firma del capo nazionale della Protezione civile Angelo Borrelli.
E’ la conseguenza del fatto che è stato accolto dal Tar del Lazio, il ricorso contro l’ordinanza 614 presentato dagli avvocati Tina Maria Fusari, Massimo Occhiena e Fabrizio Fracchia. Si legge nella sentenza: «In conclusione, il ricorso va in parte qua accolto, e per l’effetto va annullato l’articolo 2 dell’ordinanza n.614/2019 in epigrafe impugnata, nella parte in cui limita la concessione del contributo forfettario – scrivono i giudici – esclusivamente a coloro che entro dodici mesi dalla pubblicazione dell’ordinanza (entrata in vigore nel novembre 2019 n.d.r), stipulino un contratto preliminare o definitivo di compravendita di una unità immobiliare idonea all’uso ovvero provvedano a far realizzare una unità immobiliare sulla base di titolo abilitativo a costruire all’interno del comune di residenza o nei comuni confinanti e comunque ricadenti all’interno del cratere sismico, senza considerare la posizione di chi abbia realizzato i medesimi presupposti precedentemente». Il Tar del Lazio, con sentenza depositata lo scorso 25 gennaio, relatore Ines Pisano e presidente Salvatore Mezzacapo ha di fatto annullato gli effetti di una parte dell’ordinanza 614, quando dispose che avevano diritto al contributo forfettario pari al Cas percepito per tre anni coloro che avevano acquistato una casa dopo il novembre 2019, data di entrata in vigore dell’ordinanza, di fatto negando lo stesso trattamento a chi l’aveva acquistata prima di quella data.
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