di Sandro Renzi
“Il Ministro Speranza mi ha appena comunicato che le Marche da domenica torneranno in zona gialla”. E’ quanto annunciato questa sera, con un post su Facebook, dal presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli. Che poi però corregge subito il tiro specificando che da domenica a mezzanotte, dunque praticamente allo scoccare di lunedì, le Marche cambieranno colore. “Chiarisco che – il secondo post su Facebook del governatore – la nostra Regione tornerà in zona gialla alla mezzanotte tra domenica e lunedì, ossia a seguito della scadenza dell’ordinanza vigente”.
Da lunedì dunque si allenta la morsa delle restrizioni per il contrasto al contagio da Coronavirus.
Continua a scendere l’Rt nazionale. Il dato che calcola la velocità di replicazione del virus rilevato oggi dalla Cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità, ministero della Salute e Regioni è a 0,84. La settimana scorsa si attestava a 0,97. E così tutte le Regioni, fatta salva l’Umbria, nel periodo compreso tra il 18 e il 24 gennaio, hanno di fatto dati da zona gialla, ovvero un Rt inferiore a 1 e un rischio basso o moderato.
La Cabina di regia parla di dati che decrescono. “Aumenta però il numero degli asintomatici”. Mentre “l’incidenza è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti”. Migliora invece il dato relativo al tasso di occupazione delle terapie intensive in quasi tutte le Regioni. Anche nelle Marche. Adesso i tecnici e il ministro alla Salute Roberto Speranza dovranno stabilire se in base ai numeri qualcuno si sposta dalla zona in cui si trova attualmente. Solo cinque realtà, (Toscana, Campania, Provincia di Trento, Molise e Basilicata) sono effettivamente in zona gialla. Le altre attualmente si trovano infatti in arancione o rosso. “La situazione è indubbiamente migliorata -proseguono dalla Cabina di regia- è scesa anche l’incidenza ma resta elevata, vicino ai 300 contagi su 100mila”. Sulla scorta di questo dati restano in zona arancione Puglia, Sicilia, Umbria e provincia di Bolzano. Tutte le altre, comprese le Marche con un Rt a 0,88, tornano gialle. La conferma, si diceva, è arrivata anche dal Presidente Francesco Acquaroli sul suo profilo social.
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