Francesco Acquaroli, presidente della Regione, ha inviato al Governo le osservazioni di palazzo Raffaello al nuovo Dpcm di cui per ora c’è solo una bozza. Ma non solo, perché le richieste fatte al nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi sono molte e riguardano anche vaccini, chiusure e aperture e ristori.
In particolare, dice Acquaroli, «abbiamo chiesto un cambio di passo e un’accelerazione nell’acquisizione e nella fornitura alle Regioni delle dosi per la campagna vaccinale, al fine di garantire quanto prima la sicurezza delle fasce più deboli e di tutta la popolazione, anche coinvolgendo le tante imprese private che si sono rese disponibili. Crediamo che serva una revisione dei criteri di valutazione della situazione epidemiologica, che siano chiari e sensati, oggettivi e più semplici, affinché si possano adottare soluzioni tempestive anche a livello sub-regionale».
Inoltre, «dato che il Dpcm sarà in vigore fino a dopo Pasqua, abbiamo richiesto di prevedere, per le zone gialle e quando ci sono le condizioni, anche la possibilità per i ristoranti e le attività di somministrazione di aprire anche all’ora di cena – prosegue Acquaroli -, così come serve un programma di riaperture, sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza e con ingressi contingentati, per le palestre, le piscine, anche per lo sport di base e amatoriale. Abbiamo chiesto di affrontare con chiarezza la situazione del settore delle cerimonie, di parchi e centri commerciali, cinema, teatri, musei e impianti sciistici. E in generale, la necessità urgente di ristori che siano immediati e totali. Spero che il presidente Draghi e il nuovo Governo raccolgano queste nostre richieste, che sono di estremo buonsenso».
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