«Iniziati i trattamenti con anticorpi monoclonali a Pesaro». Ad annunciarlo l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini. Le terapie sono cominciate oggi alle 15 sui primi tre pazienti. Si tratta di persone che hanno subito trapianti di reni «la cui terapia immunosoppressiva è stata sospesa a causa della recente infezione Covid, paucisintomatici per febbre, senza necessità di ossigeno. Queste persone, per la loro patologia di fondo e le terapie immunosoppressive, sono a rischio elevato di sviluppare una forma grave di malattia. La terapia sarà effettuata dall’equipe medico infermieristica di Medicina Interna autorizzata come centro prescrittore. Nella nostra Regione sono stati infatti approntati 15 centri prescrittori: oltre a quello di Marche Nord, 2 centri sono agli Ospedali riuniti di Ancona, 2 all’Inrca e 10 nelle aree vaste dell’Asur: 1 nell’Area vasta 1, 3 nell’Area vasta 2; 3 nell’Area vasta 3; 1 nell’Area vasta 4 e 2 nell’Area vasta 5. Siamo pronti a partire con la terapia in tutta la regione – spiega ancora Saltamartini – con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le Usca che partecipano nella individuazione dei soggetti candidati al trattamento che avverrà sempre in ambiente protetto».
Contemporaneamente la Regione, con l’azienda Ospedali riuniti di Ancona e l’Asur, ha partecipato alla stesura di un importante progetto inviato all’Aifa per l’estensione dell’utilizzo degli anticorpi monoclonali attraverso uno studio farmacologico al quale partecipano società scientifiche dei medici di medicina generale, infettivologi e l’ospedale Spallanzani di Roma. «Un ulteriore contributo – commenta l’assessore – per la tutela della salute dei cittadini e lo sviluppo della ricerca scientifica». Gli anticorpi monoclonali sono arrivati ieri nelle Marche: 133 flaconi sui 4mila flaconi disponibili in Italia. Si tratta di anticorpi monoclonali Bamlanivimab, a pazienti non ospedalizzati, con patologia lieve o moderata, che rientrano nei criteri di eleggibilità stabiliti dall’Agenzia italiana del farmaco.
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