«Gli ultimi dati del ministero della Sanità elaborati dal Gimbe circa la campagna vaccinale e l’evoluzione della pandemia da Covid-19 scattano una fotografia impietosa della inefficiente gestione della giunta Acquaroli». Così in una nota congiunta il consigliere regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi e il segretario regionale Giovanni Gostoli commentano i dati sull’andamento della pandemia e della campagna vaccinale elaborati dal fondazione.
«La nostra regione, infatti, figura dietro solo alla Lombardia per quanto riguarda la percentuale di posti di letto di terapia intensiva occupati da pazienti Covid, nonostante la possibilità di disporre del tanto vituperato Covid Hospital di Civitanova, al quintultimo posto per quanto concerne la percentuale di dosi di vaccino somministrate, e all’ultimo posto per quanto riguarda la percentuale di popolazione che ha ricevuto solo la prima dose di vaccino. Un quadro desolante, frutto della superficialità amministrativa con cui, ormai da settembre, la giunta continua ad affrontare la pandemia». Mangialardi e Gostoli incalzano: «Superficialità amministrativa ma anche ambiguità, con un presidente totalmente in balìa degli eventi, e delle segreterie nazionali di Fratelli d’Italia e Lega, che un giorno prova a rassicurare la popolazione, sostenendo che le Marche hanno numeri da zona arancione, e quello dopo, forse informato da qualche suo collaboratore più attento, fa retromarcia, senza tuttavia mettere in campo azioni efficaci a governare una situazione del tutto fuori controllo – prosegue la nota – D’altra parte è difficile aspettarsi qualcosa di diverso da un presidente che, intervenendo ai lavori dell’ultimo consiglio, ha dichiarato bellamente di non avere strumenti per intervenire, come se aumentare il ritmo delle vaccinazioni o il numero dei tamponi non dipendesse dalle decisioni della sua giunta. Purtroppo – concludono Mangialardi e Gostoli – quella di Acquaroli è una resa che suona come una condanna per la salute dei marchigiani. E, diciamola tutta, si tratta di una resa politicamente dolosa, non solo perché non sono stati presi i provvedimenti necessari quando è apparsa nella nostra regione la variante inglese del Covid-19, ma anche per aver rifiutato la mano tesa della minoranza, che sarebbe stata ben lieta di offrire un contributo competente e disinteressato. L’auspicio è che la centralizzazione della campagna vaccinale voluta dal governo dia presto i risultati che tutti ci attendiamo. Anche per questo abbiamo scritto al ministro Speranza e al commissario straordinario Figliuolo affinché, anche in vista dell’arrivo delle nuove forniture di vaccino, vigilino sul corretto svolgimento della somministrazioni dei vaccini nella nostra regione e, in particolare, sul rispetto dei criteri contenuti nelle linee guida del Piano strategico per la vaccinazione e nel Piano del Commissario straordinario per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale».
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