di Simone Corazza
Personale potenziato per aiutare i cittadini ad una corretta compilazione o correzione dei moduli, numeri di attesa per chi si presenta prima dell’orario previsto e anche un maggiore senso di responsabilità di coloro che si apprestano a fare il vaccino. Si va normalizzando la situazione presso la scuola don Dino Mancini di Fermo, principale presidio nel Comune capoluogo, per la somministrazione dei vaccini anti Covid19.
Dopo i disagi e le proteste per le lunghe code dei primi giorni, la situazione si sta piano piano normalizzando. Ieri pomeriggio la redazione di Cronache Fermane ha visitato nuovamente il cento vaccini e lo scenario era nettamente diverso rispetto a quello dei giorni precedenti. Un rodaggio che sta portando i suoi frutti. La prossima sfida sarà quella di un incremento del numeri dei vaccinati che già da lunedì prossimo, con l’avvio della categoria over 70. vedrà toccare quota 600, a fronte dei 450 attuali.
“Si abbiamo trovato delle importanti soluzioni logistiche e – spiega il direttore di Area vasta 4, Licio Livini – abbiamo incrementato il personale medico che cura l’anamnesi delle persone che arrivano. Inoltre abbiamo predisposto un ulteriore percorso con 2 postazioni sul lato sud, piano terra. Ora così riusciamo ad incrementare i numeri per poter oltrepassare i 600 al giorno. Certo è pur sempre una situazione riadattata, era una scuola ora è un presidio sanitario. Non è stessa cosa. Grazie al sindaco e all’amministrazione comunale per la disponibilità assoluta, grazie alla Protezione civile e a tutti i volontari presenti che insieme danno un grande supporto per realizzare il progetto di comunità della vaccinazione covid. E ovviamente grazie si nostri operatori e nostri referenti sul posto, veramente un lavoro sinergico importante”.
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