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Di Ruscio si propone come Commissario Straordinario dell’Area Vasta 4: “In maniera provocatoria”

FERMO - Le indiscrezioni da Ancona parlano di come la proposta di Di Ruscio, provocazione che sia,  è effettivamente arrivata ai vertici della maggioranza regionale  provocando le reazioni più svariate da parte degli esponenti dell'amministrazione Acquaroli.  Dall'opposizione invece per il momento arriva solo un secco "no comment". 

 

Da  dirigente comunale, agronomo, ex sindaco di Fermo ed ex consigliere provinciale di minoranza, a Commissario Straordinario dell’Area Vasta 4 dopo le dimissioni di Livini?  È questa l’auto-candidatura annunciata dallo stesso Saturnino Di Ruscio in un sua nota stampa di ieri, che non ha mancato di scatenare polemiche nella politica fermana e regionale. Entrato in Fratelli d’Italia e candidato alla passate elezioni regionali senza però arrivare a conquistare uno scranno in consiglio,  l’attuale dirigente del Comune di Fermo, dopo aver evidenziato una serie di criticità del territorio fermano ha scritto: “In maniera provocatoria mi sono rivolto ai vertici del partito per rivestire il ruolo di Commissario Straordinario dell’Area Vasta 4 in attesa che venga individuata una nuova figura di alto profilo. Ovviamente in maniera provocatoria. Va dato ora più che mai un segnale di discontinuità con il passato, pertanto andare a pescare nel solito “mazzo di carte”, non è proprio il caso, nonostante l’emergenza“.

Di Ruscio, tra le altre cose, scrive: “Il Fermano presenta rilevanti problematiche la cui colpa è da imputare in primis alla classe politica: Confindustria sta deflagrando con ripercussioni che si sentiranno nei prossimi anni; Segnali di rottura si avvertono anche da Confagricoltura; La sanità fermana, come è ormai riconosciuto da tutti, è ridotta ai minimi termini, dietro il miraggio del nuovo Ospedale. Oggi raccogliamo i cocci di venticinque anni di governo di centro sinistra ma il centro destra, oltre a denunciare le mancanze dei precedenti governi, non può tirarsi indietro da questa situazione . I miei 3939 elettori di questo territorio stanno aspettando un reale cambiamento di passo che disegni nuovi equilibri per il territorio fermano nella geografia politica regionale e non una restaurazione analoga al Congresso di Vienna del 1815.”

Le indiscrezioni da Ancona parlano di come la proposta di Di Ruscio, provocazione o meno,  sia effettivamente arrivata ai vertici della maggioranza regionale  provocando le reazioni più svariate da parte degli esponenti dell’amministrazione Acquaroli. Ruolo che, visto il momento di emergenza quanto mai serio e delicato, sembra sarà invece affidato all’attuale direttrice generale Asur Marche Nadia Storti.  Dall’opposizione, in merito alla provocatoria auto candidatura di Di Ruscio, arriva  un secco “no comment”.

 


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