Duecento persone identificate, 130 veicoli sottoposti ad accertamenti, 51 attività commerciali verificate, 8 grammi di droga sequestrata, 3 sanzioni antiCovid contestate, 11 sanzioni al Codice della strada elevate. Ed altro. Questi, in sintesi, i risultati dei controlli interforze disposti nella giornata dal Questore di Fermo nelle zone costiere della nostra provincia.
Ma andiamo con ordine. Equipaggi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto ed operatori delle Polizie Locali di Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio anche nel pomeriggio di ieri hanno presidiato i territori costieri ed effettuato numerosi posti di controllo e accertamenti di sicurezza nelle principali zone di aggregazione spontanea.
“Complici la bella giornata, le minori restrizioni connesse alla zona gialla e le intense opere di riorganizzazione delle attività commerciali sulla costa – il report della Questura – sono state numerose le persone che hanno approfittato del clima favorevole per una passeggiata sui litorali ma con la consapevolezza della necessità di mantenere ancora alta l’attenzione per evitare la diffusione dell’epidemia. Infatti, malgrado l’elevato numero di persone controllate, nel corso delle specifiche attività sono state solo due le sanzioni per la violazione delle norme antiCovid contestate a due giovani sangiorgesi sprovvisti di mascherina di protezione al seguito.
Un’altra sanzione, per la medesima violazione, è stata elevata nei confronti di un ventenne elpidiense; a seguito di segnalazione al 112, numero unico europeo, di alcuni cittadini che avevano udito urla, lamenti e comunicato possibili danneggiamenti nel parco vicino a via Monte Conero, l’equipaggio della Polizia di Stato ha raggiunto immediatamente la zona indicata e identificato il ragazzo, in evidente stato di ebbrezza alcolica che gridava in maniera scomposta. Dopo essere riusciti a calmarlo, i poliziotti hanno sanzionato il giovane per lo stato di ubriachezza, per la mancanza al seguito del dispositivo di protezione ed affidato ad un familiare chiamato sul posto. Nessun danno riconducibile al soggetto è stato rilevato nel parco.
Nel frattempo, grazie al fiuto del cane della Guardia di Finanza, sono stati tre i giovani segnalati alla Prefettura per il possesso, per uso personale, di sostanze stupefacenti.
I tre ragazzi, nel corso dei controlli nei pressi della stazione ferroviaria di Porto San Giorgio, sono stati segnalati dall’unità cinofila ed è stata rinvenuta droga del tipo hashish e marijuana per un peso complessivo di 8 grammi, che è stata sequestrata. Tra le 11 sanzioni per la violazione delle norme del Codice della strada, la quasi totalità ha riguardato comportamenti illeciti rilevati principalmente nei periodi estivi in località turistiche, quali il mancato uso delle cinture di sicurezza e la guida con la mano impegnata dal cellulare, ma anche, in misura residua, l’assenza della revisione periodica del veicolo e la mancanza al seguito dei documenti obbligatori”.
Sempre nel corso dei controlli, un equipaggio della Polizia di Stato ha proceduto all’identificazione di un uomo di circa 30 anni, dell’Est Europa. “L’uomo, colpito da un decreto di espulsione del Prefetto e dall’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale, non vi aveva ottemperato. È stato accompagnato in Questura presso la quale il personale dell’Ufficio Immigrazione, dopo aver valutato la sua condizione amministrativa di irregolare sul territorio nazionale – spiegano proprio dalla Questura – ha richiesto ed ottenuto un posto presso un Cpr nazionale nel quale è stato accompagnato nella sera di ieri per il suo rimpatrio nel Paese di origine.
Lo straniero, noto alle Forze di polizia per aver commesso numerosi reati contro il patrimonio ed in particolare decine di furti in abitazione sia nel Maceratese che sulla costa fermana, aveva tentato di non essere espulso adducendo di essere padre di un minore italiano avuto con un giovane elpidiense, richiedendo pertanto un permesso di soggiorno per motivi di famiglia.
Ma a seguito di minuziosi accertamenti svolti dal personale dell’Ufficio Immigrazione è stato riscontrato che, pur essendo il padre naturale del bimbo non si era mai interessato del figlio, vivendo lontano dal bambino e dalla madre e non contribuendo né interessandosi in alcun modo alla prole. Pertanto, il suo ricorso al diniego del permesso di soggiorno è stato rigettato in due gradi di giudizio rendendolo finalmente espellibile, come di fatto è stato attuato nella giornata di ieri”.
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