Sono numerosi gli interventi delle Volanti della Questura per la sicurezza del trasporto pubblico su gomma. Le segnalazioni al 112 che determinano l’intervento degli equipaggi in servizio di controllo del territorio della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri spaziano dal viaggiatore sprovvisto di titolo di viaggio che rifiuta di farsi identificare per evitare la sanzione amministrativa, come segnalato due giorni fa, ai veri e propri reati come, di recente, la denuncia per attentato alla sicurezza dei trasporti nei confronti di un giovane che aveva utilizzato dello spray al peperoncino all’interno di un autobus o il danneggiamento dei vetri di un mezzo di trasporto.
“Gli autori di tali comportamenti illegittimi e pericolosi sono principalmente giovani che vogliono evidenziarsi nel gruppo di amici coetanei al quale appartengono, senza pensare alle gravi conseguenze, per gli altri e per sé, delle loro azioni. Ma grazie al costante impegno delle pattuglie è stato possibile, nella maggior parte dei casi, risolvere le situazioni di emergenza sul momento o successivamente riuscendo a identificare e denunciare all’Autorità Giudiziaria i responsabili dei reati. Anche ieri, due segnalazioni al 112 relative alle problematiche sopra esposte.
La prima, poco dopo le sette di mattina, inerente un soggetto che, a bordo di un autobus nei pressi della Casa di reclusione, stava creando dei problemi ad un controllore. Malgrado il tempestivo intervento della Volante il soggetto è riuscito ad allontanarsi fuggendo dalla zona.
La seconda nel pomeriggio, nell’area del terminal di Fermo. I componenti di un gruppo di giovani che era appena sceso da un mezzo di trasporto, stavano ‘giocando’ con uno storditore elettrico o dissuasore, molto simile ad un taser, quest’ultimo considerato arma dalla normativa nazionale ed in uso alle forze di polizia, mentre il primo, per le differenti caratteristiche tecniche, è considerato oggetto atto ad offendere del quale è vietato, in modo assoluto, il porto.
Il personale della Volante, intervenuto in breve sul posto, ha individuato il gruppo di giovani uno dei quali, alle domande dei poliziotti, ha ammesso di essere il proprietario dello storditore che, all’arrivo della pattuglia, non aveva più con sé. Messo alle strette dagli operatori i quali gli hanno spiegato le conseguenze penali del possesso di quell’oggetto, insieme al giovane i poliziotti hanno lo hanno recuperato, nascosto sotto una vettura parcheggiata nelle vicinanze. Lo storditore è stato sequestrato ed il giovane accompagnato in Questura dove è stato denunciato per il porto di oggetto atto ad offendere. L’ennesimo intervento risolutivo della Polizia di Stato per la sicurezza del trasporto pubblico nella nostra provincia.
“Dopo i numerosi episodi che abbiamo registrato negli ultimi tempi, e che preoccupano seriamente – il commento del presidente della Steat, Fabiano Alessandrini – abbiamo dovuto ricordare anche qualcuno con in mano uno storditore. Un’escalation di vandalismo, di microcriminalità che non può passare inosservata. Siamo costantemente in contatto con il prefetto Filippi e con le forze dell’ordine, a partire dalla Polizia e dai carabinieri. Li ringraziamo per l’attenzione che mostrano nei confronti di questi incresciosi e, ripeto, preoccupanti episodi che si verificano con una frequenza inquietante. Tutti insieme possiamo, però, riuscire a stroncarli. Ma le famiglie di questi ragazzini dove sono?”
“Come Usb abbiamo comunicato al Prefetto gli incresciosi episodi avvenuti nelle ultime settimane e che hanno interessato il trasporto pubblico locale – spiega il coordinatore provinciale Usb, Andrea Maté – e anche, insieme alle altre sigle sindacali, ossia Cgil, Cisl e Ugl, quello relativo alla presenza di un ragazzo con uno storditore, ieri al bar del Terminal. Siamo attenti e preoccupati per questi episodi, sempre più frequenti, e che investono direttamente il personale del trasporto pubblico locale. Insieme alle altre sigle sindacali, all’azienda (la Steat) e alle forze di polizia, stiamo facendo fronte comune per arginarli. Ringrazio per l’attenzione le istituzioni, con in testa il prefetto Filippi, e le forze di polizia tutte, nel caso di specie (quello del giovane con lo storditore) la Polizia di Stato, per quanto stanno facendo per la sicurezza del nostro personale. L’impegno di tutti è l’unico modo per contrastare simili fenomeni di violenza”.
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