Anche in un periodo difficile per l’apprendimento, caratterizzato da didattica a distanza e incertezza, possono nascere ottimi progetti. Lo dimostrano gli studenti dell’Itis Montani, guidato dalla dirigente Stefania Scatasta, che hanno lavorato negli ultimi mesi ad interessanti ed innovative proposte, sviluppate nelle ore di PCTO (percorsi per le competenze trascersali e l’orientamento, l’ex alternanza scuola-lavoro). Le tre quinte classi indirizzo Informatica si sono concentrate su alcune iniziative, presentate nel pomeriggio con entusiasmo dai ragazzi in videoconferenza.
Partendo dalla 5° A, seguita dalla prof. Maria Rita di Berardini, gli allievi hanno realizzato un’applicazione che consente di processare i dati dei sensori posizionati sui terreni agricoli, che vengono memorizzati tramite Alexa, l’assistente vocale di Amazon. Si chiama Agricoltura 2.0 ed acquisisce dati come temperatura, umidità, grado di azoto nel suolo. Nel progetto è stata affiancata anche l’università Politecnica delle Marche.
Tre i progetti seguiti dagli allievi del 5° B. C’è un’elaborazione statistica sui tamponi Covid effettuati nei mesi scorsi. Altra attività si è concentrata sul rifacimento del sito del Miti, museo dell’istituto, che consente anche un’interessante navigazione virtuale. Terzo ed ultimo progetto quello che consente di collegare con reti virtuali la sede centrale e gli altri plessi del Montani. A seguire gli studenti della sezione B il prof. Raffaele Palestini: “Era importante, pur nelle limitazioni imposte dalla pandemia, far vivere ai ragazzi esperienze stimolati, in grado di coinvolgerli e di fargli applicare concretamente le competenze sviluppate. Altro obiettivo che ci poniamo è quello di creare relazioni capillari con le aziende per stabilire contatti e facilitare le opportunità lavorative”.
Terza classe coinvolta la 5° C, con la prof. Fabiola Farnese. Qui si è lavorato all’app di un quiz che funziona con il bluetooth. Il gioco è interattivo, scaricabile su smartphone e chiede di rispondere ad una serie di domande. Assieme alla prof.ssa Fabiola Farnese, i quindici studenti del 5C hanno realizzato l’app di un quiz che si attiva col bluetooth ed utilizza i beacon, dei sensori che trasmettono radiosegnali a tutti i dispositivi connessi nelle vicinanze. Un gioco interattivo che, una volta scaricato sullo smartphone, permette di rispondere a una serie di domande.
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