di Francesco Raccichini (Commissione Studi sul Controllo di Gestione e Analisi Finanziaria, presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti e E. C. di Fermo)
In periodi di crisi tra gli osservati speciali ci sono i costi aziendali. Nelle micro/pmi troppo spesso si tagliano in maniera inopportuna i costi dell’area contabile, finanza e controllo, ritenendola (erroneamente) la funzione aziendale meno indispensabile. L’esistenza dell’azienda, le sue dimensioni, i suoi risultati, si deducono dai dati e dai numeri. Ma soprattutto dai numeri
opportunamente rielaborati si progetta e si deduce il suo futuro. Il Sistema Informativo Aziendale (SIA) è l’insieme dei dati, procedure, elaborazioni, hardware, software e risorse umane, che fornisce all’imprenditore le informazioni riguardanti i risultati della gestione aziendale necessari allo stesso per assumere ogni giorno le varie decisioni che determinano la vita dell’impresa. La consapevolezza dell’importanza vitale del SIA per l’attività d’impresa è appannaggio …. di pochi intimi!
Dobbiamo aver chiaro il concetto che la contabilità generale redatta sostanzialmente al solo fine di adempiere gli obblighi di legge, è di scarsa utilità nella gestione aziendale, per due motivi fondamentali:
– i costi e i ricavi sono contabilizzati per natura e non per destinazione: ciò significa, ad esempio, che in assenza di un sistema contabile analitico, in contabilità troviamo la voce acquisti di materie prime o costi per lavorazioni o costi del personale o ancora costi per energia elettrica; ma non troviamo alcuna informazione circa la destinazione di tali costi, in particolare non abbiamo informazioni riguardo la linea di prodotto o servizio cui il costo della materia prima o del servizio o del personale, si riferisce;
– i dati si riferiscono esclusivamente al passato, senza alcuna informazione sul prevedibile andamento futuro della gestione.
Un adeguato Sistema Informativo Aziendale deve invece prevedere una contabilità analitica che consenta di imputare i costi e i ricavi aziendali per destinazione, cioè per area di business, per linea di prodotto/servizio, in maniera tale da rilevare i margini economici per area di business, per linea di prodotto/servizio. In modo tale, altresì, da rilevare la struttura dei costi aziendali e la loro riclassificazione tra fissi e variabili (costi a fatturato zero e non). Il Sistema Informativo Aziendale deve inoltre consentire di acquisire tutte le informazioni necessarie alla programmazione dell’attività aziendale che si concretizza nella redazione del budget di esercizio e del business plan pluriennale.
Tutto questo richiede adeguate risorse umane, organizzative e materiali. Quindi costi. Tuttavia, sia nei periodi di crisi, sia nei periodi di prosperità aziendale, tale funzione contabile (generale e analitica) risulta essere di fondamentale importanza per la vita e la guida dell’impresa, in quanto fornisce le informazioni indispensabili all’imprenditore o alla direzione per decidere del presente e del futuro della propria azienda: cosa produco, come produco, dove produco, quale punto vendita chiudo, quale cliente elimino, ecc. Tagliare i costi e le risorse dell’area aziendale della contabilità, finanza e controllo, riduce proporzionalmente la possibilità per l’imprenditore di percepire adeguatamente l’andamento della gestione, storico e futuro, e di avere il “polso” della situazione. Senza un adeguato sistema contabile l’azienda “naviga a vista” e per l’imprenditore sarà come “guidare a fari spenti nella notte…”. Problema nel problema è che lo stesso imprenditore non se ne accorge e interpreta i pochi dati che ha a disposizione in maniera del tutto sbagliata, assumendo decisioni e scelte altrettanto sbagliate, spesso nefaste. Il dottore commercialista Economista d’impresa è la figura competente, a fianco dell’imprenditore, per costruire il sistema contabile analitico su misura per la propria azienda.
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