di Andrea Braconi
Le vaccinazioni Covid in reumatologia sono state il tema del primo dei cinque appuntamenti in diretta su Radio FM1. Il programma, denominato “Reuma on air” ed offerto dalla Novartis, proseguirà a cadenza settimanale fino al termine del mese di giugno.
Ospite speciale Nadia Storti, direttrice dell’Asur Marche. “Questa iniziativa – ha affermato – ci permette di far arrivare nelle case dei cittadini informazioni che normalmente sfuggono. La rete delle malattie reumatiche è un anello di congiunzione tra medico, specialisti ambulatoriali ed ospedalieri, con l’obiettivo di non far vagare inutilmente il cittadino e dove possibile di fare diagnosi precoci”.
A presentare i contenuti della trasmissione la dottoressa Antonella Farina, che ha spiegato come tutto sia nato per rimanere a fianco del paziente e scioglierne ogni singolo dubbio. “Saranno 5 pomeriggi in cui parleremo di tematiche rivolte al paziente con malattie reumatiche. La prima è quella della vaccinazione, sicuramente centrale in questo momento che stiamo vivendo”.
“Le associazioni in questa fase hanno avuto un ruolo fondamentale – ha rimarcato Stella Rosi, presidente dell’associazione Malati Reumatici delle Marche -. Informare e formare le persone è la nostra missione, c’è scarsa conoscenza e ancora molti preconcetti dietro queste patologie, pensando siano dell’età adulta quando in realtà non è così”.
Nel corso della puntata, condotta dal direttore Paolo Paoletti, sono state elencate le patologie reumatiche più frequenti, a partire dall’artrite reumatoide. “È quella che domina – ha evidenziato Farina -, colpisce spesso giovani donne ed è molto invalidante, anche se la terapia innovativa da più di 10 anni permette di migliorare la qualità della vita. Abbiamo anche l’artrite psoriasica, che colpisce l’apparato muscolo scheletrico ma non solo, interessando anche la cute e talvolta con ripercussioni cardio-circolatorie. Altre forme sono la sclerosi sistemica, in ambito connettivo, oltre a lupus eritematoso sistemico e fibromialgia. Insomma, la varietà è molto ampia e sta allo specialista inquadrare da un punto di vista diagnostico il paziente che presenta dei sintomi per fare una terapia tempestiva”.
Gli estremamente vulnerabili, ha ricordato il dottor Massimo Fioretti, sono una categoria di pazienti che necessitavano di essere vaccinati con urgenza. “Si tratta di persone con deficit immunitario, quindi rientrano anche coloro che hanno un trattamento con farmaci che abbassano le difese immunitarie. Era prioritario vaccinarli, con il Ministero che ha indicato i vaccini Pfizer e Moderna perché gli altri sono meno adatti a questo tipo di pazienti”.
“In ospedale – ha proseguito Farina – ha sono stati trattati 168 pazienti selezionati che facevano terapia biologica, facendo sia prima che seconda somministrazione”.
“Possiamo dire che abbiamo vaccinato tutti gli estremamente vulnerabili – ha ribadito Giuseppe Ciarrocchi, responsabile del Dipartimento Prevenzione dell’Area Vasta 4 -. Da gennaio è stata data priorità ad alcune categorie, compresi questi pazienti che fanno trattamenti immuno soppressivi. Siamo in una situazione epidemiologica e di strategia vaccinale che ci spinge a proteggere il singolo individuo, poi passeremo ad una strategia di comunità: quando avremo una percentuale di vaccinati sopra il 70-75% anche i soggetti che non hanno avuto beneficio saranno indirettamente protetti dai soggetti vaccinati, grazie alla scarsa circolazione virale nella popolazione”.
“È una protezione fondamentale – ha aggiunto Farina -. L’infezione da Covid è pericolosa per questo tipo di pazienti, che quindi devono assolutamente vaccinarsi. É importanti fargli capire che il vaccino gli permette di non avere problemi più seri di carattere respiratorio”.
Concorde la presidente Rosi. “Per chi soffre di queste patologie da molti anni, all’epoca era sconsigliato fare vaccini ma la scienza progredisce e i vaccini oggi vengono fatti in maniera più raffinata. L’ostacolo più grande è stato quello di far capire ai pazienti che non c’era pericolo, ma piuttosto il beneficio di essere protetti da questo virus. È stato questo il grande dilemma che ci ha accompagnato in questi mesi. Auspico che sempre più pazienti diventino pazienti informati: abbiamo notato che molte persone non hanno una consapevolezza di come funzionano i farmaci, quali sono i meccanismi, se loro sono o non sono soggetti fragili”.
La seconda parte della trasmissione è stata caratterizzata da una serie di domande pervenute dai radioascoltatori. La sintomatologia articolare, è stato sottolineato dagli ospiti in studio, è molto presente e può essere una delle possibili conseguenze della vaccinazione, anche se scompare nell’arco di pochi giorni. “È uno degli effetti collaterali previsti, regredisce tra le 48 e le 72 ore ma non deve essere assolutamente preoccupante”.
Altro tema caldo le reazioni avverse da vaccino Covid. “Sono sempre possibili, ma questi vaccini sono sicuri per gli immuno compromessi. I rischi sono uguali al resto della popolazione, non ci sono rischi aggiuntivi. L’unico è quello della mancata immunizzazione”. E chi ha ricevuto l’immunizzazione primaria, inoltre, dopo 9 mesi dovrà sottoporsi ad un richiamo, compresi gli stessi immuno compromessi.
Un ulteriore passaggio è stato dedicato ai già citati farmaci biologici. “Alcuni sono stati utilizzati durante la prima fase di pandemia per trattare la patologia Covid” ha affermato Fioretti, prima di ribadire come sia assolutamente da sconfessare il timore di interferenze a livello genetico da parte dei vaccini contro il Covid.
Sempre a proposito di vaccini, Ciarrocchi ha definito estremamente sbagliata l’idea di vaccinarsi al termine dell’estate, come molte persone stanno ipotizzando. “L’efficacia vaccinale aumenta quando l’incidenza della malattia è molto bassa nella popolazione. È l’esatto opposto: proprio in una situazione di calma dobbiamo preparare le nostre difese per essere pronti quando ci sarà il pericolo” ha concluso.
Questi i prossimi appuntamenti sulle frequenze 101.0 da Fermo e dintorni, Macerata e dintorni, Amandola ed entroterra Fermano; 93.8 dalla costa fermana e maceratese; 88.9 da Petritoli e valle dell’Aso; o in streaming scaricando l’APP di RadioFM1, dal sito www.radiofm1.it o in diretta Facebook alla pagina RadioFm1:
– 10 giugno “Esercizio fisico nei pazienti con malattie reumatiche” con le dottoresse Antonella Farina, Dina Martufi e la presidente dell’associazione Malati Reumatici delle Marche, Stella Rosi.
– 17 giugno “Malattie infiammatorie croniche intestinali e alimentazione in reumatologia” con i dottori Antonella Farina, Giampiero Macarri, Paola Pantanetti (in collegamento telefonico Stella Rosi);
– 24 giugno “Presa in carico del paziente reumatico, una mossa vincente” con le dottoresse Antonella Cognigni, Antonella Farina, il dott. Luca Mastroianni e la presidente Stella Rosi.
– 31 giugno “Telemedicina, una grande alleata” con il primario della reumatologia del “Murri” Stefano Angelici, la dott.ssa Antonella Farina, il prof. Mauro Galeazzi, Stella Rosi e Sivia Tonolo, presidente ANMAR.
Gli ascoltatori potranno intervenire in diretta chiamando il numero 0734620707, tramite la diretta Facebook alla pagina RadioFm1 e con WhatsApp al 3342275000.
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