di redazione CF
“Io resto allibito, e forse nemmeno più di tanto, nel leggere le dichiarazioni del sindaco Paolo Calcinaro. Sì nemmeno più di tanto anche perché ultimamente non mi sembra così puntuale e presente sui punti in questione”. Il consigliere regionale Pd, Fabrizio Cesetti, non va per il sottile nel replicare alle dichiarazioni del primo cittadino di Fermo, Paolo Calcinaro. Il tema? Quello scottante, delicatissimo, della sanità fermana, con il sindaco fermano che, nel replicare, a sua volta, all’assessore regionale Filippo Saltamartini, ha ammesso l’esistenza di alcune lacune nel mondo sanitario locale da ricondurre alle scelte della politica, della programmazione regionale. Insomma la passata amministrazione Ceriscioli, se non in toto, sicuramente sarebbe, per lui, coinvolta nelle responsabilità. Ed è questo che Cesetti, oggi consigliere regionale di opposizione ma con Ceriscioli assessore al Bilancio, non manda giù.
“Cosa mi viene da replicare alle sue affermazioni secondo cui le lacune della sanità fermana sarebbero addebitabili alla programmazione politica regionale? Semplicemente gli chiedo: lui dove stava? Parliamo di un sindaco di un capoluogo di provincia e presidente della Conferenza dei sindaci, dunque dovrebbe essere un leader che, dinanzi a queste fantomatiche lacune, sarebbe dovuto intervenire subito, non certo attendere l’esito di qualsivoglia operazione per poi piangersi addosso. La verità è che in cinque anni (di amministrazione Ceriscioli) lui non ha fatto nemmeno una proposta, non ha mai preso una posizione. E ora non può certo permettersi di dire che abbiamo fatto una cattiva programmazione. Siamo seri, tutto quello che abbiamo fatto noi è sotto gli occhi di tutti”.
E il consigliere dem passa a snocciolare i risultati dell’amministrazione Ceriscioli per il Fermano. “Un sunto? Bene: abbiamo finanziato due ospedali, Fermo e Amandola, che sono in fase di realizzazione. Per l’ospedale di Fermo, con il primo bilancio 2015, abbiamo stanziato, io assessore al Bilancio, 70 milioni. Con l’ultimo bilancio, e anche questo porta la mia firma, nel 2019, altri 30 milioni. Nel mezzo, gli 11 milioni per la viabilità annessa. Aggiungiamo anche l’ospedale di Amandola e i 4,1 milioni per i lavori all’ospedale di Montegiorgio. Noi abbiamo attuato prima di altre regioni la Riforma sanitaria, proprio quello che chiede ora il governo Draghi con la Missione 6 del Recovery Fund. Vedasi, ad esempio, le cure intermedie a Montegiorgio e Sant’Elpidio a Mare, o gli ospedali e le case di Comunità, gli ospedali di primo e secondo livello. E quello di Fermo sarà l’unico ospedale di primo livello della nostra regione. Abbiamo aumentato i posti letto, avviato i percorsi dell’Emodinamica e della Radiologia interventistica, che l’ex direttore Livini, che ha fatto bene e che noi abbiamo voluto e riconfermato, avrebbe portato a compimento. Abbiamo deciso per il robot chirurgico a Fermo con le equipe delle Aree vaste 3 e 5 che sarebbero venute a operare proprio da noi, con Fermo baricentrica. Ah, piuttosto, come mai Calcinaro non ha detto nulla sul caso Livini? Come mai non una lettera o un atto di sostegno come presidente della Conferenza dei Sindaci?”.
Ma su questo il sindaco di Fermo si è già espresso ai microfoni di Radio Fermo Uno a ‘Il Confronto’: nessuna lettera o presa di posizione perché in Conferenza dei Sindaci non c’era unanimità sull’argomento. “Ecco, appunto – incalza Cesetti – non è un leader. In certe situazione un leader dovrebbe farsi sentire, assumere delle posizioni chiare e nette. Sul robot nemmeno, non una parola. Io lo considero un surfista della politica”.
Calcinaro, sulla nuova figura del direttore di Area vasta 4 ha detto che “la provenienza e conoscenza del territorio è un fattore non esclusivo ma importante”. “Su questo sono stato chiaro da subito: serve un direttore competente, autonomo, sia dall’Asur che dalla politica, inclusivo, non divisivo. Poi, certo, se fermano anche meglio. Ma se non lo è, il Fermano glielo spieghiamo noi. Il nuovo direttore deve essere consapevole del fatto che, con l’ospedale che si sta realizzando, gli consegniamo una grande responsabilità. Una volta ultimata la struttura, deve essere pronta, piena di ‘contenuti’ (insomma i macchinari), e deve partire immediatamente. Le risorse ci sono, basti dire che nel Bilancio, per la Sanità ci sono 3 miliardi, e poi arriveranno i fondi del Recovery. Avremo a Fermo un ospedale che guarda oltre se stesso ed è un’idea di futuro per la sanità e non solo, un ospedale non solo per Fermo ma per tutta la Regione. E questo è l’unico aspetto che mi sento di condividere nelle dichiarazioni di Saltamartini”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati