Quando si apre il cancello di Villa Capodarco, la sensazione è quella di un’autentica (e duplice) immersione. Da un lato i 3 ettari di un suggestivo giardino, con una parte boschiva, un’altra occupata da due amache ed una grande piscina, più una terza, decentrata, dove si trova un orto, anche con alberi da frutto. Poi, scendendo, l’Adriatico si mostra in tutta la sua maestosità, pennellando quella linea azzurra che segna il risveglio degli ospiti di Roberto Santori e di sua madre.
“Il nostro è un b&b a conduzione familiare – spiega – e questa è una casa degli anni ’70 dove siamo cresciuti. Abbiamo aperto nel 2013, poi nel 2015 abbiamo ristrutturato tutte le camere. Ma ogni anno ci piace aggiungere qualche novità”.
Come il centro benessere, fiore all’occhiello di questa struttura con 3 camere vista mare (tutte dotate di minibar e aria condizionata), di cui una – la cosiddetta suite – con divano letto da una piazza e mezzo e angolo cucina a scomparsa. “Nel centro abbiamo una vasca idromassaggio per 6 persone, il bagno turco, la doccia sensoriale con cromoterapia e diffusione musica, più una zona relax anch’essa con filodiffusione e dove l’ospite, su richiesta, può usufruire di massaggi con un fisioterapista esterno”.
Perché a queste latitudini la quiete è un elemento essenziale, soprattutto per la tipologia di clientela. “Abbiamo molti stranieri del nord Europa, come belgi, olandesi, oltre a qualche svizzero, tedesco e austriaco, anche se negli ultimi due anni c’è stato un forte calo a causa dell’emergenza pandemica. Ma il mercato si sta riattivando e arrivano anche diversi italiani. Prevalentemente sono coppie, senior o anche giovani, oltre a numerosi collaboratori di grandi aziende”.
Clienti che a volte si fermano 10 notti, persino 2 settimane. “Non potendo fare ristorazione e per rendere il loro soggiorno più completo, abbiamo pensato ad una convenzione con un ristorante a Porto San Giorgio per pranzo e cena, che sembra essere piaciuta molto”.
Per la colazione, ovviamente sul posto e sempre abbondante, c’è la doppia opzione dolce/salato, sfruttando anche i prodotti dell’orto, dai fichi ai meloni. E poi quello specchio d’acqua che sembra proprio tuffarsi sulla costa, con sdraio e cuscinoni per godersi un meritato relax. “Sarebbe bello riuscire ad intensificare l’attività sportiva, magari con un campo da tennis o un’area outdoor di strumenti ginnici, oppure facendo anche un campetto di corsa piccolo intorno al bosco”.
Piccoli sogni, per uno spazio che anno dopo anno non smette di crescere. E di aprirsi al mondo.
(ARTICOLO PROMOREDAZIONALE)
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