di Serena Murri
“Entusiasmo. Passione. Competenze”. Sono queste le parole d’ordine di Tedx per Barbara Capponi, una delle speaker approdate ieri sera sul palco proprio di Tedx Fermo, all’interno della splendida cornice di Villa Vitali. Anche Barbara Capponi, affermata giornalista Rai, ha risposto all’appello di Giuseppe Visi, deus ex machina e organizzatore dell’iniziativa di respiro internazionale che ha come filosofia quella di raccontare al pubblico un’idea, una storia, un’ esperienza in uno speach di 18 minuti per far passare un messaggio.
Nata a Fermo e cresciuta nella piccola cittadina di Pedaso, qual è stato il suo percorso professionale nell’affermarti come giornalista Rai?
“Questo è un pò il fil rouge del mio intervento a Tedx: Partire da una piccola dimensione, da un piccolo paese come Pedaso, con una strada tutta in salita, con grande lentezza. Qualcuno potrebbe vedere questa dimensione in negativo, in realtà per me è stata la chiave per andare avanti, per non scoraggiarmi in un percorso pieno di ostacoli e avversità. Si può arrivare al risultato anche con percorsi alternativi, rimanendo coerenti con i propri valori e con le proprie tradizioni. Bisogna tenere duro ed anche quelle caratteristiche che sembra non siano d’aiuto, in realtà possono rivelarsi fattori di successo. Ho conquistato i miei obiettivi con grande fatica. I risultati non sono mai stati immediati. C’è stato un grande lavoro e una grande preparazione negli anni. Ci sono state tappe molto lunghe nella mia carriera. Ho iniziato a 14 anni, presso un’emittente televisiva. Ho fatto diverse esperienze, sono quelle che aiutano a formarsi”.
Ora dirige la redazione economica del TG1. Quando ha iniziato ad appassionarti a questo settore?
“Fin dall’università, alla facoltà di Giurisprudenza avevo diversi esami su materie economiche. Mi appassionava il fatto di avere a che fare con temi strettamente legati alla quotidianità e alla vita concreta di tutti i giorni. Fin dai primi contratti al Tg mi sono sempre più appassionata a questo settore, affermandomi sempre di più su queste tematiche in grado di fornire una lettura del mondo”.
Un momento, quello che stiamo vivendo, particolarmente delicato. Secondo lei ci sono segnali di ripartenza?
“Ci sono segnali d’incoraggiamento. Si percepisce un clima di fiducia, sia nel mondo imprenditoriale che in quello della produzione industriale. Ci sono luci ed ombre. C’è una disoccupazione molto alta che ha colpito soprattutto i giovani e le donne. La strada è lunga, le risorse dall’Unione Europea previste dal Recovery Fund per 200 miliardi serviranno a ripartire, puntando sull’innovazione e la digitalizzazione. Anche le stime del Pil sono ottimistiche”.
Ora sta conducendo Uno Mattina Estate, a che ora suona la sveglia?
“Alle 4.30 ma ne vale la pena. È un programma che sta per festeggiare i 35 anni di attività. Avevo già fatto diversi tg in quella fascia oraria e sapevo come funzionavano le cose. È un’esperienza molto bella che ho la fortuna di ripetere per il secondo anno”.
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