“Le difficoltà di gestione di momenti di grande ansia operativa come quelli della vaccinazione anticovid sembrano aver provocato letture poco attente e non realistiche della realtà. Nella questione aperta dal dottor Misericordia e proseguita dal Direttore Ciarrocchi vengono indirizzate di fatto critiche o mancanze operative
al Distretto che peraltro, va ricordato, ha ben poche competenze nella gestione di una vaccinazione di massa!”. Inizia così la puntualizzazione che arriva direttamente dal Distretto Sanitario dell’ Area Vasta 4 per quel che riguarda la campagna vaccinazione.
Distretto che entra nel dettaglio: “A questo proposito 2 sono i settori che vanno analizzati: la fornitura vaccini ai medici di medicina generale e l’effettuazione vaccini da parte di questi ultimi. Il Distretto non ha mai avuto competenza sulla fornitura vaccini. I vaccini sono stati inviati sempre dalla DG ASUR su autonoma ed unilaterale valutazione. Il Distretto ha più volte segnalato carenze, difficoltà ed addirittura impossibilità a garantire le forniture richieste dai medici di medicina generale ma, fino alla metà di giugno, non ha quasi mai potuto corrispondere interamente le richieste avanzate (due consegne settimanali, ma quasi sempre frutto di relazioni complicate per il razionamento della materia prima). Di ciò erano totalmente consapevoli la Direzione Generale ASUR, quella di AV4 e il Dipartimento di Prevenzione”.
“Nonostante quanto sopra – prosegue la nota del Distretto – i numeri e non le parole danno la misura di quanto in AV4 i MMG abbiano fatto e quanto di rimando il Distretto abbia fatto, perché senza il supporto organizzativo soprattutto della segreteria della Direzione distrettale in collaborazione con la Farmacia di AV4, quanto realizzato
sarebbe stato impossibile. Gli ultimi aggiornamenti al 20 luglio 2021 ci ricordano inequivocabilmente che: vaccinazioni effettate dai MMG nelle Marche 163.497 vaccinazioni effettuate dai MMG in AV4 37.865 ovvero il 23,15 % del totale a fronte di una popolazione residente in AV4 rispetto a quella regionale pari al 12%! Ed è opportuno evitare di ricordare i numeri omologhi delle altre AAVV, che in alcuni casi sono imparagonabili a quelli di AV4. Quanto sopra dimostra come, senza incomprensioni e con la formula della collaborazione attiva e dell’interoperatività, si siano potuti raggiungere risultati, forse da molti impensati e magari scomodi. Ma i fatti indicano una sola direzione: si è operato al meglio e, senza ostacoli, si sarebbe potuto fare ancora di più”.
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