di Maria Nerina Galiè
Sempre più indispensabili, sempre più introvabili: sono i medici di famiglia. La centralità del loro ruolo è stata ribadita da più fronti in questo periodo di pandemia ed emergenza sanitaria. Eppure i vuoti, lasciati dai professionisti che a 70 anni devono appendere il camice al chiodo, in alcune zone rischiano di trasformarsi in crateri incolmabili. Nell’Area Vasta 4, a lanciare l’allarme è il dottor Paolo Misericordia, medico di medicina generale di Sant’Elpidio a Mare, segretario provinciale Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale). “Nel 2021 nel Distretto di Fermo, unico dell’Area Vasta 4, supereremo le 30 carenze. Siamo in ritardo di un anno sulle nuove assunzioni. Si aprono scenari di grandissima criticità”. In effetti il Distretto fermano è rimasto indietro nella tabella di marcia rispetto alle altre province delle Marche, dove sono già partite lettere di incarico ai nuovi medici per coprire carenze rilevate a marzo 2021.
CARENZE E NUOVI INCARICHI
Ogni anno, a marzo, la Regione individua le carenze nelle varie Aree Vaste – in ragione di pensionamenti previsti o dei trasferimenti resi noti – per poi procedere alle nuove assegnazioni, attingendo alla graduatoria regionale. In genere le nomine vengono fatte a settembre. Nell’anno della pandemia, 2020, il tutto è stato rimandato a novembre. Quest’anno l’iter sembra aver avuto un’accelerata ed alcune assegnazioni sono già state fatte. Certo in numero esiguo rispetto alle esigenze, ma pur sempre un modo per andare nella giusta direzione. Questo vale per l’Area Vasta 1 (Pesaro Urbino), dove sono stati nominati 5 medici su 24 carenze, per l’Area Vasta 2 (Ancona), 42 carenze e 13 assunzioni, per l’Area Vasta 3 (Macerata), 31 carenze e 5 nomine, per l’Area Vasta 5 (Piceno), 17 carenze e 7 assunzioni.
NELL’AREA VASTA 4
Nessuna nuova nomina invece per l’Area Vasta 4, dove mancano 21 medici, 9 dei quali nella lista delle carenze individuate nel 2020 e non ancora ricoperte. “Nel 2020, infatti, erano state individuate 16 carenze e rimpiazzate 7”, precisa il medico di Sant’Elpidio a Mare. Le 21 carenze, individuate a marzo 2021, sono 1 ad Altidona, 3 a Porto Sant’Elpidio, 3 a Sant’Elpidio a Mare, 1 a Monte Giberto, 1 a Montegranaro, 1 ad Ortezzano, 1 a Ponzano di Fermo, 1 a Torre San Patrizio, 1 a Pedaso, 2 ad Amandola, 1 a Monte Urano, 3 a Fermo, 1 a Massa Fermana e 1 a Montegiorgio. Ma non sono solo.
“Nel 2021, non saranno solo i 12 che raggiungeranno i 70 anni ad andare in pensione. So di un’altra quindicina che lascerà perché ha maturato i diritti. Supereremo quindi i 30 pensionamenti. E, di questo passo, i nuovi posti saranno coperti tra anni. Con gravissimi disagi per i cittadini, delle zone interne ma anche in altre località”. Alla base del problema, secondo il dottor Misericordia, c’è il fatto che molte località del Fermano sono ritenute “scomode” e “molti medici, avendone la possibilità, aprono ambulatori anche in altri comuni, oltre a quello per il quale hanno accettato l’incarico. Si dovrebbe vincolare la scelta al comune dove si è determinata la carenza, ma sarebbe un altro deterrente per i nuovi colleghi”. Altro motivo che non giova alla Sanità, non solo fermana, i pochi posti nel corso di formazione specifico per i medici di medicina generale. Sono pochi i convenzionabili. E quei pochi, ovviamente, scelgono dove andare”. “C’è anche da dire che la professione medica non è più attrattiva. Il Covid ha reso il quadro ancor più difficile”.
I NUOVI ASSUNTI
I sette medici chiamati a coprire le carenze del 2020 sono Samuela Strovegli (Porto Sant’Elpidio), Denise Federici (Monterubbiano, Ortezzano e Porto San Giorgio), Eva Chieruzzi (Porto San’Elpidio e Monte Rinaldo), Alessia Pesci (Lapedona e Porto San Giorgio), Elisa Gregori (Monterubbiano e Porto San Giorgio), Sara Latini (Sant’Elpidio a Mare), Giulia Sforza (Fermo e Sant’Elpidio a Mare). Poi c’è il caso di Amandola, dove non si trovava un sostituto. Ad hoc sono state fatte una delibera ed una chiamata. A quest’ultima ha risposto la dottoressa Mara Barchetti che, in ragione della delibera, ha avuto la possibilità di innalzare il massimale da 1.500 pazienti a 1.800. Ad Amandola, mancano però altri 2 medici. “Non si esclude – sostiene infine il dottor Misericordia – l’ipotesi di aumentare il massimale per tutti, vista la situazione”. Ed infatti sembra che si andrà proprio in questa direzione, stando a quanto riferito dal governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, ad Amandola il 22 luglio, insieme con l’assessore Saltamartini per la campagna di ascolto dei territori, volta a revisionare il piano socio sanitario delle Marche.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati