Giornata di festa, quella odierna, se così si può dire, per il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Murri di Fermo, guidato dal primario Alberto Maria Scartozzi. Sì perché da oggi si torna a pieno regime, dopo l’accorpamento, da febbraio, con il reparto di Pediatria, guidato dal primario Luisa Pieragostini, causa Covid, ovviamente.
Ma a guardare i numeri macinati nel 2020, annus horribilis per tutti, e anche per il reparto di Scartozzi, ovviamente, viene facile dire che la Ginecologia e Ostetricia del Murri non si è mai fermata, ha continuato a lavorare a testa bassa per garantire il più possibile attenzione e cura alle sue pazienti. Sì, basti dire che nel corso del 2020 in reparto si sono registrati 920 interventi chirurgici, 8.200 prestazioni ambulatoriali e ben 730 parti. Numeri di tutto rispetto per un reparto con il freno a mano a dir poco tirato. Certo, una lieve flessione rispetto al 2019 si è registrata ma era a dir poco inevitabile, fisiologico. Ma ora, con la riapertura totale del reparto e tutti i posti letto, una ventina, nuovamente a disposizione, e certo non secondario con tutto il personale nuovamente a disposizione dopo i ‘dirottamenti’ causa Covid, si guarda avanti, si può tornare a lavorare a pieno, oltretutto con nuovi servizi alle pazienti come quello ambulatoriale, importantissimo, e già partito, di uroginecologia per la diagnosi ed il trattamento chirurgico del prolasso uterovaginale e dell’incontinenza urinaria. E poi ora i padri possono finalmente tornare ad entrare nelle sale travaglio, fino a ieri interessate dall’accorpamento con Pediatria, e le partorienti potranno tornare ad avere tutti i comfort del caso.
“Beh, sì, giusto dirlo: abbiamo lavorato alla grande – il commento del primario Scartozzi – e di questo non posso non ringraziare tutti i colleghi, da Emanuele Colageo a Loredana Martellini, Monia Nardi e la coordinatrice ostetrica Lucia Ercoli. Ovviamente un grazie particolare alla collega Luisa Pieragostini per gli estremi sacrifici che, con il suo reparto, si è trovata a dover affrontare. Ringrazio anche i colleghi della Rianimazione, dalla Cola a Monti. Siamo in prima linea per la prevenzione dei tumori femminili con la gestione della gravidanza patologica, con colposcopia e isteroscopia. E tutto ciò, con nove posti letto in meno era impossibile da portare avanti, a partire dall’attività ambulatoriale. Vorrei sottolineare l’importanza del nuovo servizio sul prolasso uterovaginale e incontinenza urinaria perché a livello ambulatoriale ci aspettiamo grandi numeri dal momento che ha una grande valenza sociale. Stiamo parlando di patologie molto diffuse. Ma noi ci siamo, siamo in prima linea per dare alle donne la miglior assistenza medico-sanitaria possibile, su tutti i fronti. E ora possiamo tornare a respirare e a lavorare sempre di più e meglio” per un reparto che da anni si distingue, per professionalità e numeri, su scala regionale.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati