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La Pediatria del Murri torna ‘a casa’, Pieragostini: “Mesi di sacrifici ma grandi soddisfazioni”, riecco anche il Fast Track

FERMO - Negli ultimi sette mesi il reparto guidato dal primario Luisa Pieragostini è stato accorpato con la Ginecologia. "Nonostante le difficoltà sono stati ricoverati 73 piccoli pazienti in Pediatria e 12 day hospital mentre la Patologia neonatale ha assistito patologie che hanno necessitato di un supporto respiratorio e gravissime infezioni neonatali di cui due provenienti da altri ospedali"

Il primario di Pediatria/Neonatologia del Murri, Luisa Pieragostini

Il reparto di Pediatra e Neonatologia dell’ospedale Murri torna nella sua casa naturale, nei suoi spazi ad hoc.

Ieri, infatti, l’Unità operativa complessa di Pediatra e Neonatologia è tornata nei suoi spazi ‘storici’ dopo ben sette mesi trascorsi presso il Reparto di Ostetricia e Ginecologia.
Questo è stato il contributo dato dalla Uoc di Pediatria alla lotta contro il Covid poiché lo spostamento del personale sia per i reparti Covid sia per le vaccinazioni ha determinato la riduzione dei posti letto da 14 a 2 per la Pediatra e da 4 a 2 per la Patologia Neonatale mentre i posti letto del Nido sono rimasti invariati.

“I posti letto, grazie alla collaborazione del direttore della Uoc Ostetricia e Ginecologia, il dottor Alberto Maria Scartozzi e della Pod, la dottoressa Ercoli – spiega il primario Luisa Pieragostini – sono arrivati anche a 5 per la Pediatra e 4 per la Patologia Neonatale e questo ha permesso di continuare sia l’assistenza in day hospital sia la possibilità di appoggi chirurgici entro i 18 anni. La mancanza di una assistenza continuativa ai colleghi delle chirurgie ha creato notevoli difficoltà soprattutto per gli interventi di routine che in alcuni casi è stato necessario rimandare”.
Infatti esiste un percorso Asur per il bambino in Ospedale che stabilisce come deve essere un reparto di Pediatria e la tipologia di assistenza erogata per evitare il più possibile il trauma del ricovero e di un ambiente diverso da quello della propria casa al piccolo degente. Notevole è stato anche il disagio per l’accesso dei piccoli al Pronto soccorso, soprattutto dal mese di giugno che ha coinciso con l’aumento dell’affluenza dei villeggianti. In questo periodo, purtroppo, non sono mancati casi gravi che hanno, anche, necessitato del trasferimento ad Ancona.
Nonostante le difficoltà sono stati ricoverati 73 piccoli pazienti in Pediatria e 12 day hospital mentre la Patologia neonatale ha assistito patologie che hanno necessitato di un supporto respiratorio e gravissime infezioni neonatali di cui due provenienti da altri ospedali.

“Tutto ciò sta a significare – aggiunge Pieragostini – che la popolazione del Fermano ha preferito il suo ospedale piuttosto che emigrare. La collocazione in altri spazi ha messo ancora di più in evidenza come le buone pratiche dipendano da un lavoro di equipe e dal seguire le linee guida delle Società come quella Italiana di Pediatra e quella Italiana di Neonatologia. Con il ripristino dei propri spazi la Uoc Pediatria riacquista i suoi 10 posti letto di degenza ordinaria, 2 posti di Day-Hospital, 2 posti per Obi (Osservazione Breve Intensiva) e i 2 posti dedicati agli appoggi chirurgici con una età inferiore ai 18 e la Uos di Patologia neonatale che ha come responsabile la dottoressa Lanfrachi i suoi 4 posti letto di semi-intensiva”.
Con il ritorno ‘a casa’ viene ripristinato il Fast-Track così che i piccoli non saranno più costretti con i loro genitori a lunghe attese al Pronto soccorso privo, causa lavori e Covid, di uno spazio a loro dedicato ma potranno accedere in Pediatria e lì aspettare per essere visitati.
Continuando però l’emergenza Covid la Uoc Pediatria rimarrà divisa in due zone, grigia e verde, nell’attesa del risultato del tampone Covid a cui sono sottoposti i piccoli e i loro accompagnatori. Nella Pediatria di Fermo non sarà, comunque, mai presente un bambino Covid positivo perché sono centralizzati ad Ancona.
Sul fronte delle attività ambulatoriali, a Pediatria spiccano la visita neonatologia a tutti i nuovi nati entro il settimo giorno di vita come da indicazioni della Società Italiana di Neonatologia, Nefrologia Neonatale e Pediatrica, con la dottoressa Lanfrachi, la Neurologia neonatale e pediatrica con la dottoressa Di Corcia, la Genetica medica con la dottoressa Lanciotti, e dal 28 settembre sarà attivo con due sedute a settimana l’ambulatorio di Allergologia.

“Un ringraziamento è doveroso alla coordinatrice infermieristica, la dottoressa Baglioni, al personale infermieristico, alle Oss e ai medici che hanno lavorato, consci che – conclude il primario di Pediatria – quando fosse importante il loro contributo alla lotta contro il Covid, in situazioni anche di urgenza e/o emergenza di vera difficoltà strutturale.
Concludendo anche la Uoc di Pediatria e Neonatologia invita i genitori a far vaccinare il più presto possibile i propri figli perché solo così si potrà arginare il Covid”.


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