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Itt Montani sempre più all’avanguardia, inaugurati i nuovi laboratori da 2,5 milioni di euro

FERMO - L'istituto tecnico tecnologico si arricchisce di otto nuove aule nella struttura situata in via Joyce Lussu. Un edificio da mille metri quadrati ad alta efficienza energetica, con un impianto fotovoltaico sul tetto che alimenta gran parte delle utenze e delle pareti a bassa trasmittanza. Canigola. "Pronti per questo nuovo anno scolastico, non vediamo l'ora che questi banchi siano occupati dagli studenti"

 

di Leonardo Nevischi

Ad inizio dicembre 2020 fine settembre 2018, la presidente della provincia di Fermo, Moira Canigola, e il suo vice Stefano Pompozzi avevano aperto le porte della nuova struttura situata in via Joyce Lussu con l’impegno di attivare il plesso in concomitanza dell’inizio del nuovo anno scolastico. A nove mesi di distanza, la promessa è stata esaudita.

Questa mattina, infatti, è stata ufficialmente presentata la consegna dei lavori di realizzazione dei nuovi laboratori dell’Itt Montani di Fermo da dedicare alle attività didattiche. “È stato un anno molto complicato per questa struttura, sia per le condizioni generali di pandemia in cui tutti abbiamo vissuto sia per le procedure molto complesse che hanno visto la partecipazione di molti soggetti – ha esordito Moira Canigola -. Ieri, tuttavia, abbiamo ricevuto in consegna questa struttura per poter esercitare l’attività didattica. Un edificio – spiega la presidente provinciale – nato come recupero degli ex laboratori dell’Itis ma che al momento ha una configurazione di recupero degli spazi: di fatto, a causa degli altri lavori di adeguamento sismico nell’ala della meccanica, abbiamo deciso in accordo con la dirigente Scatasta di decentrare alcune classi e spostarle in questa nuova struttura. Nello specifico 8 delle 15 aule della meccanica inizieranno il loro anno scolastico in questo nuovo edificio. Questa struttura è stata finanziata con i fondi del post sisma ed è stata progettata e realizzata dalla struttura commissariale con un investimento pari a 2 milioni e mezzo di euro. Esso rappresenta un plesso importante di ben 8 aule (cinque aule e tre laboratori, uno di grafica per digital strategy e due di informatica), con l’aggiunta di diversi servizi. I miei ringraziamenti vanno al comune di Fermo che ci è sempre stato vicino, al commissario straordinario di Governo alla ricostruzione per le zone del terremoto Giovanni Legnini che si è sempre messo a nostra disposizione ed ai due tecnici che hanno seguito punto per punto la realizzazione dell’opera, gli ingegneri Ivano Pignoloni e Sandro Vallasciani”.

Stefania Scatasta e Moira Canigola

Soddisfazione negli occhi della dirigente dell’Itt Stefania Scatasta che si è detta “Felice di iniziare questo nuovo anno scolastico e ansiosa di vedere molto presto quei banchi occupati dagli studenti. La collaborazione tra la nostra scuola e la Provincia di Fermo si è dimostrata ancora una volta vincente – sottolinea con soddisfazione la preside -. In ogni momento riusciamo a risolvere le difficoltà che di volta in volta si palesano”.

Un’opera, quella di via Lussu, che “configura sempre di più Fermo come città degli studi” prosegue l’assessore ai lavori pubblici Ingrid Luciani. “Nonostante il grande sconvolgimento che ha portato nelle vite di tutti – seguita -, abbiamo cercato di vivere il sisma come un’opportunità per far beneficiare ai nostri territori di nuove strutture più sicure”.

La Provincia di Fermo ne esce estremamente depotenziata da un punto di vista di risorse economiche e umane, per cui va dato atto a chi ha avuto il coraggio di rimanere, sorbettandosi carichi di lavoro che vanno oltre i normali adempimenti di un dipendente pubblico. Tra questi, sicuramente, l’ingegner Ivano Pignoloni che ha saputo buttare il cuore oltre l’ostacolo: “L’iter è stato lungo – confessa -, però mi preme sottolineare che nell’ultimo periodo, grazie anche alle frequenti telefonate della Canigola a Legnini, siamo arrivati ad un’accelerazione decisiva che ci ha permesso di consegnare l’immobile in pendenza del collaudo (struttura già collaudata, ma da un punto di vista amministrativo manca solo metterlo per iscritto)”.

Una struttura di mille metri quadrati ad alta efficienza energetica – come spiegato nel dettaglio dall’ingegnere Sandro Vallasciani – che presenta un impianto fotovoltaico sul tetto che alimenta gran parte delle utenze e delle pareti a bassa trasmittanza che proteggono dal caldo e dal freddo. Nel plesso saranno presenti i quinti dell’informatica ma l’idea è quella di creare dei plessi territoriali di informatici e elettronici. Gli studenti della Meccanica rimarranno nella parte centrale dell’istituto e potranno seguire le attività laboratoriali spostandosi agevolmente, mentre all’Itis ci saranno tutti gli studenti del triennio dell’indirizzo di trasporti e logistica.


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