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Incendi sospetti ad Amandola: non si esclude il dolo. Indagini e sopralluoghi

AMANDOLA - Questa mattina i sopralluoghi effettuati dal Direttore Coordinatore Speciale dei vigili del fuoco, Marco Lambruschi. Al vaglio degli inquirenti anche eventuali immagini della videosorveglianza. Anche i carabinieri della compagnia di Montegiorgio stanno lavorando sui due incendi. La relazione del Dcs finirà al vaglio della Procura

Sono apparsi da subito sospetti i due incendi che, ieri pomeriggio, hanno oscurato con una coltre nera il cielo di Amandola: due roghi divampati in una decina di minuti l’uno dall’altro, e in due posti distanti tra loro circa 600 metri. Due fattori, quello geografico e quello temporale, che hanno fatto subito drizzare le antenne a vigili del fuoco e carabinieri. L’sos per il primo rogo è scattato intorno alle 17,30. I vigili del fuoco del distaccamento di Amandola, e poco dopo anche quelli del comando provinciale di Fermo, sono arrivati sul posto, zona ex mattatoio, a sirene spiegate, per poi domare le fiamme all’interno di un capanno del Comune, dove erano conservati, stoccati, dei materiali in legno, delle travi e anche una piccola quantità di grano e paglia. E proprio mentre erano lì, la seconda chiamata per del fuoco sotto il porticato di una casa dove erano ammassati materiali di risulta, materassi, reti di letti.

Il Dcs dei vigili del fuoco, Marco Lambruschi

I vigili del fuoco hanno prontamente domato le fiamme ma oggi sono tornati sul posto per gli accertamenti di rito. Ad Amandola, questa mattina, infatti, è arrivato il Direttore Coordinatore Speciale dei vigili del fuoco, Marco Lambruschi, che ha effettuato puntuali sopralluoghi per raccogliere qualsiasi elemento utile alle indagini tese a far chiarezza sulla natura dei due roghi. Il primo incendio, si diceva, all’interno di un deposito del Comune, nessun danno alla struttura. Il secondo sotto un porticato con le fiamme che hanno annerito la facciata dell’edificio. Ieri precauzionalmente la donna che abita al primo piano dello stabile è stata fatta uscire di casa. Comunque nessuna intossicazione. Nessun ferito o ustionato, per fortuna. Il fumo si è fermato alla facciata dell’edificio ma i vigili del fuoco hanno dichiarato inagibile il terrazzo che si trova proprio sopra al porticato. Dettagli che ora saranno trascritti sulla relazione tecnica dei vigili del fuoco che finirà sul tavolo della Procura della Repubblica di Fermo. Al momento gli inquirenti non possono escludere alcuna ipotesi, nemmeno il dolo, ovviamente. Anche se, si diceva, la vicinanza temporale e geografica tra i due focolai, che comunque non avrebbero alcuna correlazione tra loro, farebbe pensare proprio alla mano di un qualche piromane. L’alternativa? Una casualità a dir poco singolare. Non sarebbero stati trovati inneschi che dissiperebbero ogni dubbio ma quest’elemento, si sa, in presenza di materiali infiammabili come quelli carbonizzati ieri, non serve necessariamente un particolare innesco. I due incendi sono anche attenzionati dai carabinieri della compagnia di Montegiorgio, guidata dal capitano Massimo Canale, che stanno lavorando a quattro mani proprio con i vigili del fuoco per chiarire l’accaduto e accertare eventuali responsabilità. Al vaglio degli investigatori anche eventuali immagini di videosorveglianza.

Giorgio Fedeli

 

 


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