di redazione CF
“Sono davvero lieto di accogliere i due nuovi comandanti di stazione di Porto San Giorgio e Montegranaro. Sono sicuro che daranno un notevole apporto in termini sia umani che professionali ai territori di riferimento. Rappresentano indubbiamente un arricchimento per il territorio provinciale e per i Comuni in cui opereranno, una garanzia ulteriore per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Lavoreranno nel miglior modo possibile per le loro due comunità e per l’interno territorio fermano”. Con queste parole il colonnello Antonio Marinucci, comandante del comando provinciale dell’Arma, ha accolto i due nuovi comandanti di stazione di Porto San Giorgio e Montegranaro, Giovanni Spina e Lorenzo Santarelli, ricevuti dallo stesso Marinucci in via Beni, sede del comando provinciale.
A rafforzare i ranghi della compagnia carabinieri di Fermo, guidata dal tenente colonnello Nicola Gismondi, sono giunti due nuovi comandanti per altrettante stazioni carabinieri ad elevato impegno operativo: stiamo parlando delle stazioni, quelle di Porto San Giorgio e Montegranaro, appunto.
A Porto San Giorgio si è insediato il luogotenente c.s. Giovanni Spina, il quale ha preso il testimone del comando dal maresciallo maggiore Antonio D’Amato che, per quasi un anno, ha retto l’incarico in sede vacante superando brillantemente anche il recente periodo estivo che, per un reparto rivierasco come quello di Porto San Giorgio, è stato davvero intenso.
Il luogotenente c.s. Giovanni Spina, 55enne, si è arruolato nell’Arma dei carabinieri nel 1986, quale allievo sottufficiale.
Nel tempo, poi, ha acquisito un robusto bagaglio professionale avendo ricoperto incarichi di sottufficiale addetto alle stazioni carabinieri di San Gimignano (SI), Penna San Giovanni (Mc) e, poi, anche quale comandante di stazione, per un decennio, a Porto Sant’Elpidio. Il suo curriculum si è arricchito anche di un incarico presso lo Stato Maggiore della legione carabinieri ‘Marche’ di Ancona, e quale comandante della sezione Radiomobile, come ultima sede di servizio, presso la compagnia carabinieri di San Benedetto del Tronto.
A rendere ancora più completo e qualificato il suo percorso professionale, poi, ben quattro missioni all’estero, in Kosovo, alle quali Spina ha partecipato soprattutto con incarichi logistico-amministrativi, e per i quali è stato più volte elogiato dai suoi superiori.
Il luogotenente Spina, che è sposato ed ha due figlie studentesse universitarie, ha conseguito la laurea triennale in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali, con un master di primo livello in ‘metodologie di contrasto all’evasione ed elusione fiscale’. E’ insignito della medaglia mauriziana per 10 lustri di carriera militare, e del cavalierato dell’ordine al merito della repubblica italiana.
Alla stazione carabinieri di Montegranaro, invece, ha assunto il comando il luogotenente Lorenzo Santarelli, 48enne, arruolatosi nell’Arma dei carabinieri nel 1992. Anche Santarelli, che subentra al collega Giancarlo Di Risio, trasferito presso la legione carabinieri ‘Abruzzo e Molise’ di Chieti, vanta un curriculum professionale di tutto rispetto.
L’ispettore, infatti, nel tempo ha ricoperto incarichi prima quale sottufficiale addetto all’aliquota operativa di Canicattì (Ag), poi quale sottufficiale addetto alle stazioni di Riccione (Rn) e Porto Recanati (Mc), entrambe di elevatissimo impegno operativo.
Il luogotenente Santarelli è sposato ed ha una figlia studentessa di scuola media di primo livello. Il sottufficiale ha conseguito una laurea triennale presso l’università di Siena, in “Scienze dell’amministrazione”.
Il suo impegno nell’attività di servizio, soprattutto nel contrasto alle attività illecite in materia di stupefacenti, è stato nel tempo apprezzato dal comandante della legione carabinieri ‘Marche’ di Ancona, tanto che in due diverse occasioni ha concesso a Santarelli un encomio semplice.
Il comandante provinciale dei carabinieri di Fermo, colonnello Antonio Marinucci, che ha ricevuto i due luogotenenti nella caserma di via Beni per l’augurio di benvenuto, apprezzando il riconosciuto spessore morale e professionale dei due ispettori, ha manifestato, si diceva, loro tutta la sua stima e la certezza che, nel nuovo incarico, opereranno sempre con l’intima convinzione di rappresentare al meglio l’istituzione nella difesa e salvaguardia della collettivitàloro affidata, fornendo un contributo rilevante all’attività dell’Arma nella provincia di Fermo.
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