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Terza corsia, nuovo step in Commissione consiliare. Ciabattoni (Pd): “Confronto utile per un documento unitario”

PORTO SAN GIORGIO - Posizioni sostanzialmente unanimi in seno alla seconda Commissione consiliare presieduta da Catia Ciabattoni (Pd) aperte alle rappresentanze del territorio coinvolte nella questione della terza corsia dell'A14. Ipotesi arretramento la più caldeggiata. "Ora produrremo un documento da sottoporre all'esame del Consiglio comunale" ha annunciato la Ciabattoni.

di Sandro Renzi

Un altro step di avvicinamento, a quella che dovrebbe essere la linea del Comune di Porto San Giorgio sul tema sempre caldo della terza corsia, è andato in scena ieri sera nella seconda Commissione consiliare presieduta da Catia Ciabattoni (Pd). Aperta, questa volta, anche al presidente di Ance Marche, Stefano Violoni, al presidente dell’Ataf, Gianluca Vecchi, a quello dell’associazione San Giacomo della Marca, Massimo Valentini ed al Comitato per la salvaguardia del verde di Porto San Giorgio. Occasione per fare ancora il punto sullo stato dell’arte in attesa del nuovo incontro che la Regione avrà a Roma tra qualche giorno con i vertici di Società Autostrade.

“Un confronto costruttivo e partecipato -ha commentato la Ciabattoni- al quale hanno preso parte ovviamente anche i consiglieri comunali e il consigliere regionale Marco Marinangeli. Abbiamo discusso ed ascoltato le diverse posizioni”. Se tutti hanno accolto con favore il rinnovato interesse della Società Autostrade per la terza corsia da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto del Tronto e la riapertura di un confronto tra enti, altrettanto unanime è stata la convinzione che si debba lavorare per un arretramento del tracciato autostradale. “Abbiamo ascoltato le istanze del territorio e delle categorie -prosegue la presidente Ciabattoni- ed abbiamo percepito che l’ipotesi arretramento sarebbe quella su cui potrebbero convergere quasi tutti”. A preoccupare sono le modalità con le quali la Società Autostrade intende muoversi e quale progettualità portare avanti. Si tratta di una fase delicata che richiede da parte dei Comuni interessati dal progetto una posizione netta. “Il prossimo passaggio sarà nuovamente in Commissione consiliare per redigere un documento da sottoporre all’esame del Consiglio comunale. Da qui dovrà uscire la posizione della città di Porto San Giorgio da far valere in tutti i tavoli che contano”.


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