di Silvia Remoli
“Grazie di tutto papà, ora puoi volare in alto, libero, ma con le tue ali forti”, queste le incisive parole singhiozzate da Alberto Maria Scarfini nella conclusione della sua lettera per il padre Mario, improvvisamente scomparso domenica scorsa a causa di un malore durante una passeggiata in montagna, tra l’altro sua grande passione. Intorno all’assessore allo Sport e al Bilancio di Fermo, per sostenerlo in questo giorno di dolore, si sono stretti amici, parenti, figure istituzionali, i rappresentanti dell’amministrazione comunale e tutto l’associazionismo sportivo locale, in primis la Fermana FC, di cui papà Mario è stato presidente di tifoseria e il Cai di Fermo, al quale fu al vertice per due mandati. Umberto Simoni, presidente della squadra di calcio cittadina, ha omaggiato lo storico tifoso della maglia del centenario, mentre i suoi amici, amanti come lui delle uscite in montagna, hanno posato sul feretro una piccozza e lo stemma del Club Alpino. La giovane presidentessa di quest’ultimo ha voluto descrivere Mario come un “eterno ragazzo, sempre voglioso di sperimentare e aperto a dare spazio agli altri, verso i quali, in ogni confronto, si dimostrava tollerante. Mario infatti ripeteva spesso la frase ‘Questo è solo il mio pensiero, ma può darsi che qualcun altro ne abbia uno diverso‘. Continueremo a percorrere questi sentieri nel tuo esempio”, così si è chiuso il ricordo dei suoi compagni di escursioni.
Giacomo Maria, l’altro figlio di Mario Scarfini e di sua moglie Carla, bloccato a Bologna dal Covid, ha seguito la funzione religiosa grazie all’aiuto di amici che lo hanno messo in collegamento video con il Duomo di Fermo, dove ha fatto giungere una sua lettera, scandita dalla voce di Don Michele Rogante, nella quale era racchiuso tutto il dolore di chi non è riuscito a dare l’ultimo abbraccio al proprio papà. Commoventi anche le parole dei nipoti, nei pensierini di Leone Maria, di Vittoria e nel cuore disegnato di Virginia, che insieme a Valerio e ad Andrea sono i 5 nipoti, ai quali il caro Mario, nonno presente e vivace, manca già moltissimo: “Sai nonno, in ognuno di noi vive un pezzettino di te“.
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