“È stucchevole che sull’apertura del reparto di Medicina di Amandola, la Regione Marche continui a cavillare su certificati e autorizzazioni, anziché collaborare fattivamente per restituire un servizio fondamentale alla città e alle comunità del territorio circostante colpite duramente dal sisma. Non vogliamo credere che la giunta regionale possa raggiungere un livello di cinismo tale da voler far pagare ai cittadini la “colpa” di essere amministrati da un sindaco di centrosinistra. Eppure, certe recenti dichiarazioni dell’assessore Saltamartini, così come l’inerzia della odierna dirigenza sanitaria dell’Area Vasta 4, che non ha mai neppure visitato la nuova struttura, sembrerebbero dimostrare il contrario”.
A dirlo sono il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti insieme al capogruppo regionale Maurizio Mangialardi
“I problemi, reali o presunti – affermano Cesetti e Mangialardi – sarebbero anche di facile soluzione se ci fosse la volontà politica di superarli. Invece di accampare scuse pretestuose e attaccare ingenerosamente un sindaco come Adolfo Marinangeli, che tanto ha fatto e tanto continua a fare per la città di Amandola, accusandolo di responsabilità che non ha, sarebbe sufficiente che l’assessore alla Sanità Saltamartini inviasse i propri tecnici per risolvere in poco tempo le pratiche rimaste in sospeso e consentire immediatamente la piena agibilità della struttura, ormai terminata da oltre un anno. Se invece Saltamartini intende continuare a tenere in sospeso il servizio prosegua pure su questa strada, ma almeno abbia il coraggio di dire che per lui la lotta politica viene prima degli interessi dei cittadini”.
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