di Giorgio Fedeli
Pediatri cercasi, disperatamente. No, questa volta non stiamo parlando degli specialisti della medicina per bambini nei vari ambulatori diffusi sul territorio. Questa volta parliamo direttamente del cuore pulsante della sanità fermana: l’ospedale Murri di Fermo. E se è vero che l’espressione “carenza di organico” ormai fa rima proprio con il nosocomio fermano, è anche vero che a soffrire il gap di medici non sono solo i reparti più “in vista”, per ovvie ragioni di impatto con il paziente, come il Pronto soccorso. Insomma anche a Pediatria si soffre, il personale stringe i denti e si rimbocca le maniche in attesa di nuovi ‘innesti’. Certo, ci si fa forza senza sbandierare troppe lamentele perché la priorità è quella di assistere i piccoli pazienti.
Bisogna fronteggiare l’aumento dei ricoveri causati dal virus che provoca la bronchiolite. E lo si fa quotidianamente con dedizione e professionalità. Ma se l’attenzione si sposta sul tema organico, i nodi vengono al pettine. E occasione per fare il punto sulla situazione è stata la visita del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, che aveva promesso di passare in reparto, a ridosso delle festività natalizie. E così è stato.
“Infatti – conferma il primario del reparto di Pediatria e Neonatologia – la sua è stata una visita gradita. Con lui abbiamo parlato di diversi argomenti: le vaccinazioni, un aumento dei ricoveri dovuti al virus che causa la bronchiolite (perché non esiste solo il Covid), gli accessi pediatrici al Pronto soccorso ed infine la situazione del personale medico. La Pediatria, purtroppo, sta lavorando solo con tre dirigenti medici, oltre a me, e le previsioni per il futuro non sono rosee. Nonostante ciò sono attivi tutti i servizi ambulatoriali e la presa in carico dei nuovi nati”.
Un’analisi, quella del primario Pieragostini, a cui segue un appello a fare presto, tra le righe, rivolto al direttore di Area vasta 4, Roberto Grinta: “In questa situazione tutto il personale confida nell’aiuto del direttore di Area Vasta, il dottor Grinta, che come fu per il suo predecessore, il dottor Livini, ci sta supportando attivamente nella ricerca di personale per evitare situazioni non più sostenibili. Al momento siamo supportati da una Cooperativa della quale ho scelto personalmente i colleghi che hanno esperienza di Neonatologia oltre che di Pediatria. Attualmente – conclude il primario con il numero dei ricoveri – abbiamo sette piccoli ricoverati in pediatria e tre in Patologia neonatale, più i neonati al Nido”.
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