Una crisi lampo che già nel primissimo pomeriggio è rientrata a seguito del chiarimento avuto tra il dottor Amadio (che aveva rassegnato le dimissioni da direttore del dipartimento medico del Murri) e il direttore dell’Area Vasta 4. Pace fatta e dimissioni ritirate. A confermarlo una nota ufficiale del direttore Roberto Grinta in cui fa il punto sull’emergenza che sta attraversando l’ospedale fermano, illustrando il nuovo piano di riorganizzazione per far fronte alla quarta ondata Covid e alle carenze di personale che stanno mettendo in difficoltà il Murri. “Il dottor Giorgio Amadio – spiega Grinta nella nota dell’Area Vasta 4 – che non si è dimesso dal suo ruolo di direttore del Dipartimento area medica, ha prontamente organizzato le procedure previste insieme al direttore del Distretto sanitario e con la collaborazione dei medici del Dipartimento area medica e chirurgia, per garantire assistenza dei pazienti Covid in reparto”.
Per quanto riguarda la riorganizzazione un ruolo centrale sarà svolto da Sant’Elpidio a Mare: “In seguito all’Unità di crisi dell’Area vasta 4 Asur del 28 dicembre, si è proceduto ad una riorganizzazione in base alle attuali necessità dell’emergenza Covid e degli altri reparti di degenza. In questa fase, per evitare di aprire altri reparti Covid si è prevista la possibilità di far assorbire i pazienti Covid all’Uoc di Malattie infettive, arrivando ad attivazione completa dei 30 posti letto disponibili. Nel contempo, il Distretto sanitario si è attivato per la trasformazione della degenza di cure intermedie alla struttura di Sant’Elpidio a Mare, per adibire 18 posti letto di pazienti post Covid, al fine di garantire una migliore efficienza organizzativa e di ridurre la degenza media presso il reparto di malattie infettive. Questo consentirà anche di assorbire i pazienti in pronto soccorso liberando posti letto della medicina d’urgenza, perché si ricorda che non esiste solo il Covid”.
Direttore Grinta che prosegue: “A differenza delle precedenti ondate di questa emergenza pandemica, oggi non siamo in lockdown, questo comporta l’assoluta importanza di continuare a garantire anche la regolarità di tutte le altre attività ospedaliere. Nello specifico, continueranno ad essere garantite due sedute operatorie al giorno, a cui si aggiungono le urgenze, per un totale di 32 posti letto nell’area chirurgica. L’operazione ha permesso anche un recupero di infermieri ed operatori sociosanitari per garantire l’assistenza dei pazienti, compresi quelli della terapia intensiva, che allo stato attuale ha 5 posti letto occupati, tutti da persone non vaccinate Questa Direzione si è inoltre attivata per reclutare nuove figure professionali di personale infermieristico ed Oss, per un totale di 32 unità, che entreranno in servizio a breve. Le decisioni assunte in seno all’Unità di crisi sono state possibili grazie alla fondamentale collaborazione del personale sanitario dell’ospedale Murri e sono state tese a garantire il più possibile la regolarità delle prestazioni e ad evitare che il nostro presidio diventasse prevalentemente dedicato a pazienti Covid, in modo da garantire una efficiente risposta dell’assistenza sanitaria a tutto il territorio. Si ringraziano gli infermieri, operatori socio sanitari e medici che come in altri momenti hanno garantito la loro disponibilità in una situazione di emergenza”.
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